Da Torino un segnale forte sul nuovo corso di Stellantis con al volante Antonio Filosa. In attesa del piano globale che il top manager presenterà nel 2026, è il polo di Mirafiori a dare il via al rilancio del gruppo in Italia. E lo fa con l'auto simbolo della Fiat: la 500, nella versione ibrida, che affianca quella solo elettrica. Una svolta consentita, in particolare, dalle pressioni del governo sulla Commissione Ue per la concreta applicazione della neutralità tecnologia, ovvero l'utilizzo di tutte le tecnologie decarbonizzanti, come i biocarburanti, e l'abbandono dell'ideologia del solo tutto elettrico.
Il presidente John Elkann, rivolgendosi al ministro Adolfo Urso e alle istituzioni presenti a Torino, ha sottolineato come il governo Meloni "sia stato ed è in prima linea nel sollecitare l'Europa a trovare modi sensati e pragmatici per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione che tutti concordiamo essere importanti, ma allo stesso tempo sostenere un ritorno alla crescita di cui l'Europa ha tanto bisogno". "Ci è voluto coraggio per farlo - ha aggiunto - e siamo grati per la leadership dimostrata".
La nuova 500 ibrida, intanto, è già sulla linea di montaggio e, a regime, Mirafiori potrà aumentare la capacità produttiva annuale di circa 100.000 unità con le prime consegne previste a gennaio (listino da 16.950 euro). Entro fine anno ne saranno sfornate oltre 6mila. Sempre a Mirafiori, inoltre, partirà anche la riqualificazione della palazzina, sede storica del gruppo, "che tornerà a essere utilizzata in tutti i suoi spazi da migliaia di persone", parola del presidente Elkann.
Il messaggio del ceo Filosa al governo: "Stellantis sta mantenendo i propri impegni con il suo piano per l'Italia, dando priorità alla competitività e alla sostenibilità industriale. La 500 ibrida è una piccola auto con un grande potenziale che ha già portato con sé 400 nuovi assunti e un secondo turno a Mirafiori a partire da marzo 2026". E in attesa del piano industriale in tutti i suoi dettagli, il ceo di Stellantis ha ricordato al ministro Urso, "l'importante iniziativa di ricambio generazionale in corso, con circa 120 assunzioni nel polo ingegneristico, sempre a Mirafiori, e altre 120 ad Atessa". Quindi, l'ulteriore rassicurazione sull'impegno in Italia, missione chiave del suo mandato dopo che il predecessore Carlos Tavares ha creato le condizioni perché le fabbriche del Paese "chiudano il 2025 con meno di 300mila veicoli prodotti", secondo le stime Fim.
"Quello della 500 ibrida - ha spiegato Filosa - è un primo passo e voglio citare anche Melfi, dove è già iniziata la produzione delle nuove Ds N 8 e Jeep Compass, la prova che Stellantis sta facendo la sua parte, realizzando gli investimenti annunciati e rispettando i tempi: 2 miliardi quest'anno e 6 miliardi in acquisti da fornitori italiani". Fiducioso Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy: "Molti passi avanti sono stati compiuti, siamo sulla strada giusta e della responsabilità sociale della squadra Italia, come auspicai proprio qui, quando celebrammo insieme i 125 anni della Fiat". Positivo per Urso, inoltre, che "con Filosa e il suo team si parla finalmente italiano e si pensa italiano con la valorizzazione della filiera nazionale".
Parole, queste, che non piaceranno a Xavier Peugeot, capo di Ds, in lotta con il cugino Robert per la vicepresidenza di Stellantis, infastidito "dall'onnipresenza di ex Fca negli incarichi apicali", come riporta Le Monde.