Emmanuel scongiura il flop. "Sconfitti, ora unitevi a me"

Marine risale a un punto dal presidente e ci crede ancora: "Siamo noi l'unica speranza per la Francia"

Emmanuel scongiura il flop. "Sconfitti, ora unitevi a me"

Tirato un sospiro di sollievo, da una saletta di Porte de Versailles a sud-ovest di Parigi, dove il presidente-candidato si presenta solo a risultato acquisito, l'entourage di Emmanuel Macron studia ogni singola parola da mettere sui social nei prossimi 14 giorni di campagna elettorale. «Conosco la delusione dei candidati sconfitti e dei loro elettori ma li invito solennemente ad unirsi a noi», dice il presidente in serata. Il potenziale flop del leader è stato sventato anche grazie alla straordinaria mobilitazione dei giovani di En Marche, in una campagna sotterranea iniziata ben prima che Macron si ricandidasse pubblicamente. L'arrembante BleuMarine annusa però l'aria e ci crede. Nonostante lo sconfitto Jean-Luc Mélenchon, terzo classificato ma forte dello score, lanci in serata un appello durissimo contro l'estrema destra: «Nessun voto a Marine Le Pen».

Il tribuno della gauche non chiede ai suoi di scegliere Macron. Tutto è ancora possibile. Ecco perché Le Pen scende in campo davanti ai suoi. E dopo una giornata trascorsa simbolicamente nel suo fortino elettorale di Hénin-Beaumont, nel profondo nord transalpino, rientra a Parigi scortata da auto e moto fino a raggiungere in serata il palco a Bois de Vincennes, al padiglione Chesnaie du Roy nel Parco floreale scelto anche per dare un segnale di una piccola svolta ecologista che ha impresso al programma presidenziale. «Tutti quelli che hanno non hanno votato per Macron hanno l'occasione di raggiungere questo Rassemblement», dice. «Vedo una speranza: che insorgano le forze che vogliono risollevare il Paese». Ci tiene a sottolineare la sua normalizzazione, per scongiurare che si inneschi la tentazione di fare barriera contro di lei. «Ho scelto di essere libera da cartelli di partito e indirizzarmi direttamente a voi - spiega Le Pen - voglio essere la presidente di tutti i francesi». Non le basta incassare l'endorsement di Eric Zemmour, usa la serata elettorale per descrivere un programma orfano di faccia a faccia in tv, con il presidente uscente. Evoca «l'ambizione democratica», contrapposta alla distanza da la Francia profonda mostrata da Macron. Mi impegno, dice, a promuovere referendum cittadini, poi rilancia una legge proporzionale «per permettere a tutti di essere rappresentati in Assemblée». Poi l'appello agli elettori «di destra, di sinistra, di tutte le origini a unirsi a questo grande rassemblement» per una «grande alternanza di cui la Francia ha bisogno». Torna sulla «ambizione ecologista ed economica per riportare la Francia a prosperità e pieno impiego», sostenendo piccole e medie imprese, con patriottismo economico, per «riconciliare il lavoro e il capitale». Rivendica l'iniziativa per un sistema sanitario e di alloggi accessibili a tutti, il riconoscimento del merito e della famiglia, grazie a uno Stato più giusto». L'orizzonte è l'Eliseo: «Rimetterò la Francia in ordine».

La «Macronie» non sta a guardare. Prima lo staff del presidente aveva comunicato un indirizzo, e che Macron avrebbe tenuto la prima uscita a urne chiuse nel 19° arrondissement al Paris Event Center, dove il candidato Macron tenne il suo ultimo meeting durante le presidenziali 2017. Tre giorni fa, mentre i sondaggi innervosivano tutti dentro En Marche, la marcia indietro. Evento a Porte de Versailles, nel sud-ovest di Parigi. Quasi 700 giornalisti ieri sera, bandiere e volti sorridenti per lo scampato pericolo di arrivare secondo e lui che si appella ai francesi per il secondo turno: «Il 24 aprile scegliamo la speranza per noi e per l'Europa». E ancora: «Il solo progetto credibile contro il carovita è il nostro». L'entourage del presidente conta, vaglia e lavora già per attirare più elettori possibili con una nuova strategia comunicativa, che tenga separata l'attività di governo, tanto da non usare il profilo Twitter del presidente per fare campagna. Piuttosto Twitch, testate web come Brut e si lavora a un faccia a faccia tv con Le Pen.

Distinti i due staff, dell'Eliseo ed elettorale. Si è sottratto a ogni confronto con gli altri candidati. Da ieri passerà più tempo a indicare la rotta alla pattuglia che lo sostiene. E a parlare del suo programma. Un campo minato.

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