Erdogan e la prima donna alla banca di Turchia

Svolta di immagine con Hafize Erkan. Sfida all'iper-inflazione

Erdogan e la prima donna alla banca di Turchia
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Erdogan sceglie una donna per risollevare le sorti delle finanze turche. Hafize Gaye Erkan, 43 anni, è la prima ad essere nominata alla guida della Banca centrale di Ankara. Sostituisce Sahap Kavcioglu, che ha guidato il taglio dei tassi di interesse voluto dal presidente e ha provocato un crollo della lira turca nel 2021 e ha portato l'inflazione a un picco dell'85% lo scorso anno.

Erkan in passato aveva lavorato per compagnie americane, tra cui Goldman Sachs, ed è stata presidente di First Republic Bank con sede a San Francisco. Ha lasciato l'istituto di credito circa un anno prima che quest'ultimo fallisse. Ha una laurea in ingegneria industriale e ha conseguito un dottorato di ricerca in ingegneria finanziaria e ricerca operativa alla Princeton University. È stata la prima donna con meno di 40 anni a ricoprire il ruolo di presidente o Ceo in una delle cento banche più importanti degli Stati Uniti. Il suo compito però non sarà facile. Erdogan ha quasi cancellato l'indipendenza della banca centrale negli ultimi anni. Sarà cruciale se a Erkan verrà concessa sufficiente autonomia per orientare la politica monetaria verso scelte più razionali. Ma Erdogan, che è sopravvissuto alla sua prova politica più dura nel ballottaggio del 28 maggio, ha dato un altro segnale che denota un cambiamento di rotta nelle politiche economiche. Ha nominato Mehmet Simsek, un ex ministro delle finanze molto rispettato, come ministro responsabile dell'economia. Gli analisti hanno affermato che il ritorno di Simsek e la nomina di Erkan hanno posto le basi per un aumento dei tassi, che potrebbe attirare gli investitori stranieri. Simsek ha infatti una fama di gestione oculata delle politiche economiche. Erkan durante la sua carriera a New York, si è guadagnata la reputazione di «dura, intelligente ed efficace», ha affermato Kathryn Wylde, Ceo della Partnership for New York City, di cui Erkan una volta era direttore. E poi ha precisato: «Erkan può anche non essere d'accordo, ma senza essere sgradevole». La situazione però è al collasso. La Banca centrale turca ha bruciato quest'anno circa 25 miliardi di dollari di riserve in valuta estera per finanziare un enorme disavanzo delle partite correnti e tentare di sostenere la lira. Ora, la banca annuncerà il suo prossimo tasso di riferimento il 22 giugno. Tutto però può ancora accadere.

L'ex banchiere centrale Kavcoglu - che aveva tagliato drasticamente i tassi negli scorsi anni - non è senza ruoli nel nuovo governo. Diventerà capo dell'Agenzia di regolamentazione e supervisione bancaria. Ed Ekran è il quinto capo della Banca centrale di Ankara in quattro anni.

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