"Erdogan stai attento. Farai la fine di Saddam". "Netanyahu è Hitler"

Lo scontro Ankara-Tel Aviv

"Erdogan stai attento. Farai la fine di Saddam". "Netanyahu è Hitler"
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Mentre la diplomazia internazionale lavora per evitare l'allargamento del conflitto in Medioriente, a soffiare sul fuoco dello scontro c'è ancora il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, che dall'esplosione della guerra fra Hamas e Israele non ha perso occasione per schierarsi con il terrorismo palestinese. Le sue parole, l'aver evocato l'invasione di Israele «proprio come siamo entrati nel Nagorno-Karabakh e in Libia», e poi il paragone fra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e Adolf Hitler, cui spetterebbe lo stesso destino secondo il capo di Stato di Ankara, infiammano le cancellerie. Ieri sul tema è intervenuto anche il presidente del Consiglio centrale degli ebrei tedeschi, Josef Schuster, secondo il quale Erdogan è un «pericoloso populista», che con le sue «aperte minacce di guerra» rischia di «dividere la comunità turco-tedesca» e alimentare le minacce per «ebrei e curdi» in Germania.

Ma Ankara invece che tirare il freno, prosegue negli attacchi. Fahrettin Altun, capo delle comunicazioni del presidente Erdogan, ha accusato il governo israeliano di cercare di «nascondere i propri crimini di guerra» prendendo di mira il presidente turco. In un post sul social X, Altun ha scritto che chi minaccia il presidente «lo fa a suo rischio e pericolo. Non è un leader che si può intimidire o mettere a tacere».

Altun fa riferimento a quanto affermato dal ministro degli Esteri israeliano Israel Katz che ha spiegato come Erdogan «sta seguendo la strada di Saddam Hussein» e «dovrebbe solo ricordare cosa è successo lì e come è finita».

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