Mondo

Eton, prof licenziato perché "maschilista". Studenti in rivolta

Eton, la più prestigiosa scuola superiore inglese, culla dell'élite britannica e fucina di 20 primi ministri tra cui lo stesso Johnson e David Cameron è al centro di un feroce dibattito interno sulla libertà di pensiero

Eton, prof licenziato perché "maschilista". Studenti in rivolta

Eton, la più prestigiosa scuola superiore inglese, culla dell'élite britannica e fucina di 20 primi ministri tra cui lo stesso Johnson e David Cameron è al centro di un feroce dibattito interno sulla libertà di pensiero. Da una parte un professore di inglese, Knowland, che prepara una lezione di 30 minuti intitolata «Il paradosso del patriarcato», in cui suggerisce che la scienza e la storia umana evidenzino come qualità ritenute mascoline, come la forza e il coraggio, siano state di beneficio anche per le donne. E che un mondo senza maschi sarebbe un posto peggiore per le donne stesse. Dall'altra parte Simon Henderson, preside della scuola, che licenzia il docente per cattiva condotta, reo di aver messo in pericolo il buon nome della scuola rischiando di trascinarla nei pantani delle polemiche femministe. In soccorso del docente circa 800 alunni della scuola che firmano una petizione a favore della libertà di pensiero, dove le idee si rafforzano o si soffocano attraverso il confronto ma non vengono silenziate a priori. Gli studenti stessi accusano la scuola di «ipocrisia, crudeltà e totale mancanza di carattere», secondo quanto riportato dal Daily Mail, e dimostrano di aver introitato splendidamente capacità critica e libero pensiero, che nella scuola si insegnano da 600 anni.

Knowland si è detto convinto che gli studenti abbiano il diritto di confrontarsi non solo con le idee maggiormente in voga ma anche con quelle culturalmente minoritarie ma sposate da buona parte della popolazione. Il docente ha fatto ricorso contro la decisione del preside ed è stato avviato un procedimento disciplinare che potrebbe portare al suo licenziamento.

«Temo - ha scritto ai colleghi che la scuola stia soccombendo a un trend educativo che mette al primo posto la sicurezza emotiva degli studenti rispetto alla loro capacità di analisi intellettuale». DZam

Commenti