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Facebook lancia la piattaforma del futuro. Per "Metaverse" 10mila posti di lavoro in Ue

Via al progetto dei social in realtà aumentata: "Servono talenti europei"

Facebook lancia la piattaforma del futuro. Per "Metaverse" 10mila posti di lavoro in Ue

Unire persone a migliaia di chilometri di distanza attraverso la realtà aumentata. Facilitare ancora di più le interazioni fra esseri umani grazie al nuovo mondo parallelo digitale. Lo hanno ribattezzato il «Santo Graal» di Mark Zuckerberg, ma intanto sarà una benedizione per 10mila lavoratori nell'Unione europea, la cui assunzione è stata annunciata, per i prossimi cinque anni, dalla società californiana per il lancio di Metaverse. Di che si tratta? Per i dirigenti di Facebook è la piattaforma informatica del futuro, la prossima grande innovazione dopo Internet mobile, una nozione futuristica per connettere le persone online, «una nuova generazione di esperienze virtuali interconnesse che utilizzano tecnologie come la realtà virtuale e aumentata». In pratica: si potranno intrattenere relazioni umane, liberandosi dai vincoli fisici. Sarà un nuovo, grande mondo virtuale dove gli utenti, per mezzo dei loro avatar, vivono esperienze interattive multimediali. Immaginate, per esempio, che vi si consenta di ballare in una discoteca con persone che si trovano a migliaia di chilometri di distanza, ma anche di acquistare o vendere beni o servizi digitali, molti dei quali ancora da inventare. «La qualità essenziale di Metaverse sarà la presenza, la sensazione di essere davvero lì con le persone», ha spiegato Zuckerberg a luglio.

L'annuncio arriva mentre dagli Stati Uniti all'Europa si levano voci e denunce contro Facebook, additata per aver chiuso un occhio sui discorsi di odio o addirittura di alimentarli, insieme con le fake news, e spesso per trarne un vantaggio, cioè spingere il più possibile gli scambi fra persone, anche a costo di aggiungere o provocare profonde divisioni. Per questo il colosso dei social è sotto pressione a livello internazionale, in particolare dopo le accuse mosse da Frances Haugen, ex dipendente, per la mancata trasparenza sui potenziali danni dell'esperienza sociale, ai quali sarebbero stati anteposti i profitti.

Ma in casa Zuckerberg l'entusiasmo resta alto. Per realizzare il piano servono soprattutto ingegneri altamente specializzati. E la decisione di assumere 10mila persone per il progetto Metaverse «è un'espressione della fiducia nella forza dell'industria tecnologica europea e nel potenziale dei talenti tecnologici europei», hanno spiegato in un post il britannico Nick Clegg e lo spagnolo Javier Olivan, due dei massimi dirigenti del gruppo. Non è chiaro dove saranno localizzati i futuri posti di lavoro né quali figure serviranno oltre agli ingegneri. «Saranno i talenti europei a plasmare la nuova piattaforma del futuro, fin dall'inizio», ha aggiunto Luca Colombo, Country Director di Facebook Italia.

I dirigenti di Menlo Park ci tengono a far sapere che Facebook non cerca, con il «metaverso», di costruire un nuovo universo chiuso, come il suo social network.

«Nessuna azienda possiederà o gestirà il Metavers», dicono. «Come Internet, la sua caratteristica principale sarà la sua apertura e interoperabilità. Per dargli vita servirà collaborazione e cooperazione tra aziende, sviluppatori, creatori e decisori politici».

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