Famiglia, partito e supporter. Tsunami d'affetto per il Cav anche da Colle e opposizione

Gli auguri di Mattarella attraverso Gianni Letta. Messaggi pure da Schlein e Renzi. L'abbraccio dei figli Pier Silvio e Barbara.

Famiglia, partito e supporter. Tsunami d'affetto per il Cav anche da Colle e opposizione

Dall'inquilino del Quirinale all'ultimo fan della Puglia c'è grande attenzione e affetto attorno alla terapia intensiva del San Raffaele di Milano, dove Silvio Berlusconi affronta la sua terza notte. Le notizie sono confortanti, ma la battaglia contro la leucemia cronica e la polmonite, che il leader di Forza Italia sta affrontando nel suo letto d'ospedale stavolta non si può sottovalutare. Le condizioni sarebbero stabili ma chi lo visita parla di miglioramento.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, secondo Libero online il giorno del ricovero è stato tra i primi ad informarsi sullo stato di salute dell'ex premier, chiamando Gianni Letta per far arrivare i suoi auguri al Cavaliere. Un gesto riservato, molto apprezzato dalla famiglia.

Tutti i 5 figli di Silvio entrano ed escono dal San Raffaele, come il fratello Paolo e pochi strettissimi amici. Risponde con il pollice verso l'alto l'ultimogenito Luigi a chi gli chiede delle condizioni del padre, lo stesso gesto che il giorno prima ha usato il fratello Piersilvio. Commuove, verso sera, l'abbraccio carpito dietro un'auto blu appunto tra Piersilvio, Marina e Barbara, che escono dall'ospedale dov'è ricoverato il padre. «È un leone», ripetono i familiari e i parlamentari azzurri che lo circondano, chi fisicamente chi da lontano, con «uno tsunami d'affetto», come dice il neo coordinatore della Lombardia Alessandro Sorte: «Sta meglio di prima», dice il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, dopo essere stato al San Raffaele una ventina di minuti, in cui ha scambiato con il Cavaliere anche «una battuta». Che lui parli e pensi al futuro lo testimoniano anche quelli che giovedì hanno ricevuto le sue telefonate, quasi stupiti da tanta vitalità. Il vicepremier Antonio Tajani racconta della sua voce al telefono, «forte, squillante, ci ha incoraggiato tutti, poi durante il Consiglio dei ministri ha chiamato Meloni e Salvini, tanto che la premier è uscita dalla riunione e ho continuato a presiedere io, vogliamo essere ottimisti». Stesso spirito del fratello del leader, Paolo, che dopo la visita in ospedale rassicura: «Siamo fiduciosi».

Ma non ci sono solo i familiari e gli amici a vegliare Berlusconi, perché attorno al San Raffaele arrivano anche i fan. Come Marco Macrì, che si è fatto un viaggio dalla Puglia di 10 ore, sul braccio ha un tatuaggio di Berlusconi e racconta ai cronisti di seguire l'ex premier da quando aveva 15 anni. «Sono venuto qui apposta, anche se è Pasqua e ho lasciato la famiglia. Senti proprio quella spinta dal cuore, non è politica e non è calcio. Come Silvio non c'è nessuno, sempre è stato un punto di riferimento». Uno striscione firmato dalla curva della sua squadra brianzola è esposto fuori dall'ospedale: «Monza è con te». Un giovane fan, arrivato da Cassano D'Adda, in provincia di Milano, lascia una lettera: «In tutti questi anni hai salvato l'Italia creando lavoro e benessere, aiutando i deboli e valorizzando sempre la libertà. Voglio dirti che non sei solo». E l'ex direttore del Tg4 Emilio Fede fa sapere: «Posso solo pregare per lui, so che è religiosissimo, come me».

Arrivano i messaggi di leader avversari. «Sono ore e giorni di grande apprensione - dice la segretaria del Pd Elly Schlein, in una diretta Instagram -per la situazione di salute di Berlusconi, a cui mi sento di fare un forte augurio di pronta guarigione perché possa rimettersi al più presto». Sullo stesso social il leader di Italia viva, Matteo Renzi, scrive: «Io non ho mai votato Berlusconi. E Fi non ha mai votato la fiducia al mio governo. Ma mai come in questo momento voglio dire con affetto: forza Silvio. Ti aspettiamo sorridente in Senato».

C'è chi invece alimenta polemiche sul futuro di Fi e parla di un congresso alle porte.

«Mai se n'è parlato - taglia corto Paolo Barelli, capogruppo di Fi alla Camera, ad Agorà su Rai3-, il 5 e 6 maggio si terrà una convention a Milano, alla quale mi auguro possa partecipare. Tutta Fi è in attesa di notizie che, grazie a Dio, sono positive».

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