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Fase 3, Renzi: "Da Berlusconi opposizione seria"

Matteo Renzi ha attaccato il Pd: "Polemiche incomprensibili. Berlusconi? La sua è un'opposizione seria. Si sta muovendo con responsabilità"

Fase 3, Renzi: "Da Berlusconi opposizione seria"

Dalla necessità di aprire all'opposizione alle frecciatine lanciate al Partito Democratico, dal futuro dell'Italia alla ricetta per far ripartire l'economia del Paese. È un Matteo Renzi a tutto campo quello che ha parlato prima ai microfoni del Tg5 poi a "Non è l'Arena" su La7.

Renzi ha subito affrontato il tema della situazione politica italiana, ribadendo che è arrivato "il momento di coinvolgere le opposizioni". Qui il leader di Italia Viva ha fatto una distinzione tra "l'opposizione molto nazionalista" di Matteo Salvini e Giorgia Meloni e quella portata avanti da Silvio Berlusconi, giudicata "responsabile". "Berlusconi sul Mes, e non solo, si sta muovendo con grande responsabilità. Bisogna riconoscerlo", ha aggiunto il senatore fiorentino.

Per quanto riguarda la maggioranza, Renzi ha parlato dei litigi avuti con il premier Giuseppe Conte: "Quando abbiamo fatto noi la pace, ha iniziato a litigarci il Pd". A proposito del suo vecchio partito, l'ex segretario del Pd ha commentato le parole dell'attuale segretario dem, Nicola Zingaretti, che ha parlato di modello per la ricostruzione del ponte non attuabile su scala nazionale.

"Se non facciamo partire le infrastrutture – ha incalato Renzi - facciamo lo stesso ragionamento della Raggi quando ha detto no alle Olimpiadi per paura della corruzione". "Io questa filosofia Pd-grillina non la posso condividere", ha aggiunto. Sulle tensioni interne alla maggioranza, invece, l'ex premier è stato emblematico: "Preoccupiamoci di passare dalle parole ai fatti e smettiamola con polemiche che non interessano a nessuno".

In merito al Movimento 5 Stelle, Renzi ha toccato altri due temi. Intanto il leader di Iv è convinto che i grillini accetteranno il Mes: "Certo che lo accettano, lo accetta l'Italia. Non solo prenderemo quei soldi, Conte credo sia già convinto, ma lasceremo Di Battista e tutti quelli che sono contro, da soli, a urlare contro la luna".

In un secondo momento Renzi ha parlato di Beppe Grillo e delle opere da sbloccare. "Ho una causa aperta con Beppe Grillo per diffamazione. Ci sono persone da cui sono estremamente diviso. A me piacerebbe far partire tutto come anni fa: ero il responsabile, era colpa mia o merito mio. Oggi ci sono governi di coalizione, quindi posso dire solo quello che non va oppure cercare di spingere affinché si velocizzi. Sono ottimista, anche se nei prossimi mesi o si sbloccano alcune opere, o non si sbloccano mai più. Bisogna trovare un faticoso compromesso".

Il bivio dell'Italia

Per ripensare l'Italia dei prossimi 10 anni è necessario mettere in campo "idee coraggiose e innovative", ha detto Renzi. "Siamo a un bivio. Gli stati generali devono essere l'occasione per spendere bene gli 80 miliardi, altrimenti li buttiamo via tutti in sussidi, redditi di emergenza e cassa integrazione", ha chiarito.

"Se diamo liquidità alle piccole medie imprese – ha aggiunto Renzi - saranno protagoniste della prossima ripartenza in Italia. Si dovrà fare di più: buone idee, ma così e così i fatti". L'ex dem ha quindi dato un "giudizio molto positivo all'Europa" che "ha dato una scossa nell'ultimo periodo".

Dulcis in fundo Renzi si è tolto alcuni sassolini dalla scarpa. Il voto sulla mozione di sfiducia a Bonafede? "Mi è pesato moltissimo. Noi avevamo chiesto le dimissioni del capo del Dap Basentini. Se la politica fosse risentimento e vendetta personale avrei votato contro Bonafede ma avrei condannato il Paese ad una crisi economica al buio. Abbiamo trovato un punto d'accordo, Bonafede ha riconosciuto gli errori", ha spiegato.

"Io amico dei poteri forti? Ce ne sono pochi, ci sono più pensieri deboli che poteri forti in Italia, ma è una idiozia.

Io a Marchionne davo del lei – ha infine ricordato l'ex premier - ma lui creava posti di lavoro".

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