La fatwa del Fatto contro la Santanché

L'ultima follia del quotidiano diretto da Travaglio: pubblica una "lista di impresentabili" tra cui la candidata di Fratelli d'Italia, colpevole di aver manifestato contro il burqa

La fatwa del Fatto contro la Santanché

È la solita storia: a pochi giorni dalle elezioni europee, se non è la magistratura a orologeria a fare capolino ci pensa certa stampa. Dopo l'inchiesta di Repubblica anti-Salvini, adesso anche il Fatto quotidiano entra nella lista dei mass media che attaccano chiunque sia di centrodestra. La prima pagina di oggi ne é l'esempio: "Impresentabili nelle euroliste". Dalla cattedra del quotidiano diretto da Marco Travaglio arriva la sentenza. Nel calderone vengono inseriti 22 candidati, definiti tra le altre cose "euroimbarazzanti", che presentano pendenze con la giustizia. Tuttavia, sebbene il giornalista premetta che "i casi sono molto diversi tra loro", il calderone viene propinato ugualmente.

E così, in nome del giustizialismo, nella lista ci finiscono per lo più indagati, come il leghista Massimo Casanova o Giuseppe Milazzo di Forza Italia, oppure condannati (non in via definitiva) per reati risibili e non così gravi da giustificare un tale accanimento che sfocia nella pubblica gogna.

È il caso di Daniela Santanché, condannata nel 2009 per una manifestazione "anti burqa" non autorizzata a Milano. La pena di 4 giorni di arresto venne convertita in 1.100 euro di ammenda. Tutto qui, quanto basta perché il Fatto la inserisca nella black list. Alla faccia del garantismo e del rispetto per gli elettori.

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