Favole, bonus e miliardi Lo stile non sente la crisi

Ha chiuso ieri il salone fiorentino del fashion maschile che ora passa il testimone a Milano

Firenze Dare i numeri è bellissimo quando si tratta di chili persi, soldi guadagnati, successi raggiunti e problemi evitati. Con i maschi che si occupano di moda tocca anche menzionare centimetri e millimetri: del fondo dei calzoni, del risvolto oppure della larghezza dei revers. Si parla di tutto questo negli stand di Pitti Immagine Uomo che oggi a Firenze chiude i battenti sull'edizione numero 93. Alle 12 di ieri si erano già registrati 500 buyers in più rispetto ai 24 mila dello scorso luglio: una crescita del 2,5 per cento su una cifra da record. «È andata bene fin dal primo giorno» dicono in coro gli espositori tra cui Gisberto Carlo Sassi, amministratore delegato e fondatore di Doriani Cashmere che è particolarmente soddisfatto per aver rivisto tanti negozianti italiani dati per dispersi negli ultimi anni. «La nostra provincia ricca e chic capisce bene il valore di certi prodotti» spiega mostrando uno dei suoi best seller di stagione: il pullover a collo alto in cotone, un perfetto sotto giacca che si lava in casa, non crea allergie e viene declinato in 50 bellissimi colori. Su questi in pochi possono competere con Gabriele Pasini, marchio eponimo di un uomo che cinque anni fa si è sentito dire da Andrea Lardini, amministratore unico dell'azienda fondata dalla sua famiglia a Filottrano (Ancona): «Sei quello che ci manca, facciamo una joint venture, tu crei la tua linea e noi la produciamo». Nato a Modena 55 anni fa ma cresciuto alla scuola della grande sartoria napoletana, Pasini ha continuato a fare i suoi prodotti di nicchia passando però da un fatturato di circa 500 mila euro l'anno agli attuali 6 milioni. Parola d'ordine: classico rivisitato dal colore. Per il prossimo inverno ecco quindi uno smoking in velluto liscio viola, la giacca sportiva sartoriale rosa confetto, i pantaloni con pince alla francese (cioè rivolte verso l'interno) e taglio orizzontale tra il cavallo e il punto vita.

I numeri più clamorosi riguardano comunque Mr & Mrs Italy, marchio che a Sant'Arcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, produce capi spalla di lusso: parka, bomber e anorak ricamati e/o foderati in pelliccia con prezzi al pubblico da 2500 a 7000 euro. Piacciono a tutti, li portano personaggi e influencer (Sienna Miller, Federica Pellegrini, Luis Figo, Gigi e Bella Hadid oltre a Rihanna)per cui in soli quattro anni sono passati da un fatturato di 1,5 milioni di euro ai 58 milioni del 2017. In più nella compagine societaria lo scorso novembre è entrato al 30 per cento il fondo cinese Hony Capital che insieme con Andrea Becalossi e Giuliano Leoncini prevede di arrivare entro il 2020 a 100 milioni.

Ecco perché è stato stanziato un bonus di un milione di euro distribuito lo scorso Natale ai circa 80 dipendenti in base all'anzianità. Chi è in azienda dal 2013 ha trovato in busta paga un assegno da più di 20 mila euro. Non sono i soli a festeggiare. Da Stefano Ricci raccontano che in una delle loro 60 boutique di durante le feste un cliente asiatico ha speso 530 mila euro per 3 giubbotti in coccodrillo made to mneasure, due cinture con fibbia d'oro e brillanti, una borsa sempre in cocco. «Prima di partire racconta Filippo Ricci, direttore creativo del brand ha chiesto anche il preventivo per una delle nostre poltrone in radica e cocco: un oggettino da 140 mila euro». Nel loro stand si è visto anche un nigeriano ingioiellato da capo a piedi che oltre a chiedere di aprire una boutique ad Abuja provava il bomber in cocco e zibellino.

«Le battaglie verso il basso non portano mai molto lontano» sostiene Paolo Roviera, amministratore delegato di Corneliani mostrando un sublime eskimo in camoscio e visone grigio reversibile o l'incredibile paltò a vestaglia in cashmere che da solo costa 320 minuti di lavoro. L'industria italiana ha dei numeri, si sa.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica