
Il dramma dei femminicidi scuote regolarmente le coscienze, alimentando un dibattito necessario e profondo sulla violenza di genere. Tuttavia, al di là dell'emozione e della condanna doverosa di ogni singolo caso, è fondamentale guardare ai numeri per una comprensione oggettiva del fenomeno nel suo insieme. Le statistiche europee, spesso sorprendenti, rivelano un quadro che merita attenzione: l'Italia si posiziona tra i Paesi con i tassi di femminicidio più bassi in Europa, con 0,4 femminicidi per 100mila abitanti di sesso femminile.
I dati forniti da Istat ed Eurostat parlano chiaro: nell'Unione europea sono pochi i Paesi che hanno un tasso di femminicidi più bassi per numero di abitanti. Se si amplia la forbice di paragone, considerando l'intero pianeta, la situazione per l'Italia non cambia molto, perché il nostro Paese si posiziona comunque tra quelli con i tassi più bassi, esattamente all'undicesimo posto, ma è necessario fare delle precisazioni in tal senso. Infatti, ci sono alcuni Paesi in cui vige la Sharia che hanno un tasso di femminicidi più basso, ma il ruolo della donna è ben diverso e anche la classificazione è molto diversa.
In relazione all'Europa, risulta avere meno femminicidi dell'Italia anche il Belgio, che però ha iniziato a stilare classifiche ufficiali solo dal 2022. Nella classifica dei top 10 risulta esserci l'Irlanda, che però ha un tasso dello 0,3, molto vicino a quello italiano. In cima alla lista dei Paesi con meno femminicidi ci sono Singapore e il Giappone, rispettivamente con un tasso dello 0,1 e lo 0,2. Al livello dell'Italia, in Europa, si trova la Spagna con lo stesso identico tasso su 100mila donne residenti.
Ben distanti dall'Italia ci sono i Paesi scandinavi e quelli anglosassoni, dove il tasso di femminicidi per 100mila abitanti di sesso femminile è decisamente più alto. In Finlandia, per esempio, raggiunge l'1, in Norvegia lo 0,6 e il Svezia lo 0,5. Ma il livello più alto si raggiunge in Lettonia, dove si raggiunge un tasso di 3,6. In generale, tutti i Paesi che si affacciano sul Baltico hanno un tasso di femminicidi elevato: oltre alla Lettonia, in Lituania si raggiunge l'1,5 e in Estonia lo 0,6. A guardare le statistiche emerge anche un altro dato: i Paesi in cui c'è una spiccata cultura patriarcale hanno un'incidenza di femminicidi che è inferiore rispetto ai Paesi in cui la parità di genere, i diritti delle donne, l'eguaglianza fra i sessi e l'educazione sessuale vengono percepiti come molto più evoluti.
Questi dati dovrebbero portare a una profonda riflessione su quali sono le cause profonde del femminicidio ma dimostrano anche che, spesso, il dibattito sul tema è fin troppo superficiale e sicuramente non adeguatamente informato, oltre che orientato a dimostrare una tesi di preconcetto che, però, non si rispecchia nell'oggettività dei numeri.
Il fenomeno dei femminicidi è un'emergenza, in Italia ma ancora di più in gran parte del resto dei Paesi europei, ma dev'essere considerato
nella sua misura. Il nostro Paese è anche tra i Paesi che mostrano maggiore attenzione al fenomeno, con leggi dedicate e il cosiddetto «Codice Rosso», che tutela le donne e prevede pene più severe per reati di questo tipo.