Il videogame che ti fa amare un tostapane

Il successo di Date Everything deve invece farci interrogare sull'oggettificazione su cui tanto ha investito

Il videogame che ti fa amare un tostapane
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Uno vede Temptation Island, programma da poco tornato in onda, e pensa che quella sia una deriva sentimentale applicata alla tv. Uno ne segue anche mezzo minuto e conclude che quell'apice rocambolesco non potrà essere replicato, che è un traguardo di trash inarrivabile. Sbagliando. Dato che è stato appena lanciato sul mercato il videogioco Date Everything!, sviluppato dalla Sassy Chap Games e basato su un'idea semplice e tremenda: darsi appuntamento, nella finzione, con tutto, o meglio con tutto quello che si ha in casa, con tutto tranne che con gli esseri umani e più in generale viventi. Basta indossare gli appositi occhiali "Detaviator", che ci aiuteranno a individuare i partner scelti tra cento oggetti disponibili negli ambienti interni: dai mobili agli elettrodomestici, dai telefoni agli elementi architettonici e decorativi, dalle scale all'acqua dei rubinetti. Ogni cosa, purché non fisiologicamente esistente, potrà così diventare un referente amoroso; ogni agglomerato di sostanza morta, previa antropomorfizzazione, sarà potenzialmente disponibile a instaurare una relazione con noi. Potremo quindi cercare di conquistare il nostro gabinetto per esempio, o prendere una sbandata per l'aspirapolvere o il microonde. Potremo sedurre palettes di ombretti, lattine di birra, orsacchiotti, e tentare di farci notare dal pavimento come dalla macchina del caffè o dalle coperte, dagli orologi, dalle lampade e da altre centinaia di aggeggi, che gli sviluppatori hanno impostato ispirandosi alla vita reale, dove i rapporti vanno bene, male o malissimo, possono pure sfociare in amicizia disinteressata, come sappiamo, o al contrario in odio feroce: allo stesso modo funziona anche questo videogioco, che mima il disperato bisogno d'affetto contemporaneo su un piano di sublimazione sfrenata, coglie il materialismo folle degli ultimi decenni e lo rivisita in chiave ancora più megalomane.

A uno sguardo superficiale, Date Everything! pare l'ennesimo esito esagerato di una produzione di gameplay ancora più esagerata. Pare qualcosa di circoscritto, di cui non doversi curare troppo, da non legare a un orizzonte sociale più ampio. Il suo successo deve invece farci interrogare sull'oggettificazione su cui tanto ha investito; sulle unioni umane rese anch'esse cose, da erotizzare per un breve lasso di tempo e da gettare infine via; sulle relazioni, vere, sempre più manchevoli nei loro requisiti fondanti.

Date Everything! ci ricorda tutto questo, restituendocelo come uno schiaffo immenso, gettandoci dentro uno strano mondo ariostesco, dove però Angelica non va più in cerca di questo o quel cavaliere da ammaliare, non scalpita per Orlando o Medoro. La nuova Angelica può innamorarsi perfino di un tostapane per essere felice.

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