Guerra in Ucraina

Fermi 25 milioni di tonnellate. I silos oltreconfine

Quella del grano è una delle battaglie più calde del fronte ucraino, con l'ombra di una catastrofe alimentare a livello planetario sia a causa della diminuzione della disponibilità sia soprattutto della conseguente impennata dei prezzi

Fermi 25 milioni di tonnellate. I silos oltreconfine

Quella del grano è una delle battaglie più calde del fronte ucraino, con l'ombra di una catastrofe alimentare a livello planetario sia a causa della diminuzione della disponibilità sia soprattutto della conseguente impennata dei prezzi. Urge sbloccare l'esportazione del grano dell'Ucraina (settimo produttore al mondo), visto che la rotta del Mar Nero è attualmente impraticabile per il blocco dei porti e la presenza di migliaia di mine inesplose.

Martedì sera il presidente Usa Joe Biden ha annunciato la costruzione di silos temporanei ai confini dell'Ucraina per facilitare l'uscita del prezioso cereale, di cui sono disponibili 25 milioni di tonnellate molte delle quali destinate ai Paesi africani. «Costruiremo silos, silos temporanei ai confini dell'Ucraina, inclusa la Polonia. Così potremo trasferire il grano per portarlo attraverso l'oceano in giro per il mondo». Certo non un'operazione che si fa dall'oggi al domani: «Ci vuole tempo», avverte Biden.

E mentre il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg è lapalissiano («il miglior modo per esportare il grano fuori dal Paese è fermare la guerra»), la Turchia insiste sul Mar Nero: «Le aree in cui si trovano le mine - spiega il ministro degli Esteri di Ankara Mevlut Cavusoglu - sono note: è possibile creare uscite sicure da tre porti, e ciò consentirà alle navi di seguirle senza alcuna minaccia. Le barche ucraine faranno da guida per fare raggiungere alle navi la zona di sicurezza». La Turchia trova realistico il piano Onu sul grano e lo sostiene: «Stiamo aspettando una risposta dalla Russia su questo tema. La Turchia sostiene questo piano. Se le parti appoggiano l'iniziativa, possiamo organizzare un incontro a Istanbul per discutere i dettagli».

L'idea è quella di creare corridoio alimentari sicuri, anche se quelli umanitari non sempre sono stati rispettati dai russi. O attraverso il Mar Nero utilizzando la parte al sicuro dalle mine, o via terra, ipotesi su cui sta lavorando il Parlamento europeo. Una delegazione della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (Agri), guidata dal presidente Norbert Lins (Ppe), si recherà al confine tra Polonia e Ucraina il 20 e 21 giugno per verificare la fattibilità dell'importazione di prodotti agricoli ucraini.

«Si tratta di un'enorme sfida infrastrutturale e burocratica ai confini dell'Ucraina».

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