"Ferragni si tiene i figli e rinuncia all'assegno"

Chiara, Fedez e l'accordo sulla separazione: lei provvederà ai bimbi, lui li vedrà solo nel week end

"Ferragni si tiene i figli e rinuncia all'assegno"
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«Tranquillo Federico, ci penso io». Non lo ha detto per davvero ma è come se lo avesse fatto. Oppure l'ha anche fatto. Ma comunque, la separazione tra i Ferragnez è vicina e Chiara se n'è uscita con una mossa da Ferragni: di quando era «La Ferragni», intendiamo. L'invincibile bionda, la pupa d'oro, l'imprenditrice digitale in inarrestabile espansione, il guru dei manager di mezzo mondo. Cioè prima che la vita iniziasse a servirle pessime carte e prima che il suo infallibile ufficio di comunicazione inanellasse errori come perle.

Secondo Repubblica, ripresa da Dagospia, l'accordo di separazione tra l'influencer e il rapper prevede che i figli della coppia, Leone e Vittoria, restino con la mamma che, in cambio, ha rinunciato all'assegno di mantenimento. Anzi sarà lei a provvedere a tutte le spese che riguardano i frugoletti biondi. Federico Lucia potrà avere con sè la prole a week end alterni nel suo appartamento in zona Castello nel quale si è trasferito in una delle ultime fasi della fine con la moglie. Dopo l'amarcord sui Navigli, le serate con gli ultras del Milan e le «billiovacanze» a zonzo.

C'è chi è pronto a sminuire il gesto di Chiara «capirai che sforzo per lei, rinunciare all'assegno e provvedere ai figli» ma abbiamo visto gente ancora più facoltosa attaccarsi ai principi in maniera molto più micragnosa. E in ogni caso non si tratta solo di una questione di soldi. Quella di Chiara, se confermata, è una mossa perfetta, nell'estetica e nella sostanza, per almeno un centinaio di motivi. L'essersi assicurata il diritto di vivere con i suoi figli è senza dubbio il primo.

Ma non è l'unico gesto «riabilitativo» messo a segno, ieri, dalla cerbiatta bionda. Non è escluso, infatti, che Chiara Ferragni chieda alla Procura di Milano di essere interrogata per dare la sua versione del «pandoro gate» e spiegare che le accuse che le sono state mosse non hanno alcun fondamento e ribadire che si è trattato di «un errore di comunicazione».

La dichiarazione di intenti arriva proprio all'indomani della chiusura delle indagini in cui l'influencer, con l'allora braccio destro, Fabio Damato, e con altre due persone risponde di truffa aggravata per i casi del pandoro e delle uova di Pasqua, la linea difensiva assume sempre più contorni definiti. «Con i pubblici ministeri terremo un confronto aperto» ha spiegato ieri l'avvocato Giuseppe Iannaccone, che col collega Marcello Bana difende Ferragni «e non escludo un confronto personale da parte di Chiara». Va detto che forse il confronto con i giudici sarà un passaggio obbligato, ma intanto Chiara ha iniziato a raddrizzare la sua immagine e la sua vita. Esattamente in quest'ordine. Come si conviene a una che deve la sua fortuna ai social e alla condivisione della propria vita con un pubblico di follower più o meno fedele.

Da quando i Ferrgnez hanno staccato la crasi dei loro cognomi, è stato inevitabile parteggiare per l'uno o per l'altra, schierarsi con il rapper («lei è troppo esposta», «lo costringe a vivere come lui non vuole», «ha un entourage troppo impegnativo»...

) oppure scegliere di stare dalla parte dell'influencer («lei gli è stata accanto durante la malattia», «lui l'ha abbandonata durante la bufera dei pandori...»). Ecco, continuando questa logica da telenovela cilena, ieri Chiara è passata in vantaggio.

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