Cronache

Ferrero dal carcere: "Fuga? Sì, a Pechino Express..."

Non risponde al gip. Il commercialista: "È il peggior nemico di se stesso, oggi rischierebbe"

Ferrero dal carcere: "Fuga? Sì, a Pechino Express..."

«Perché i giudici non mi fanno stare ai domiciliari? Non ho nessuna intenzione di scappare. Se volevo, potevo far perdere le mie tracce quando stavo girando le puntate di Pechino Express». Massimo Ferrero, presidente dimissionario della Sampdoria arrestato per bancarotta nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Paola (Cosenza), non fa che ripeterlo ai legali che gli hanno fatto visita a San Vittore. Dichiarazioni poi riportate dal Secolo XIX. «Avrebbe voluto assistere alla perquisizione nei suoi confronti, per la tensione ha avuto un picco di pressione», spiega l'avvocato Giuseppina Tenga. Per l'altro difensore, Luca Ponti, essendo esclusa la possibilità di fuga e l'eventuale inquinamento delle prove, «resta l'ipotizzata reiterazione del reato come unica esigenza cautelare, legata al fatto che si suppone che sia amministratore di fatto, una possibilità che secondo noi non c'è». Oggi è in programma l'interrogatorio di garanzia, ma si avvarrà della facoltà di non rispondere perché la difesa non ha ancora avuto accesso al fascicolo. «L'avviso di interrogatorio fissato a Milano è stato notificato martedì - sostiene la penalista - con cancelleria del Tribunale di Paola non accessibile per chiedere le copie di 17 faldoni. Ieri il Tribunale era chiuso per la festa dell'Immacolata, oggi dovremmo andare in Calabria per prendere 17 faldoni, quindi arrivare a Milano confrontarci con Ferrero e farlo rispondere. È vero che gli avvocati hanno i super poteri ma non fino a questo punto e comunque non come quelli dei giudici». Soprannominato «viperetta», Ferrero è stato arrestato con altre persone e la figlia Vanessa, accusata di aver sottratto 740mila euro dalle casse della società. In una delle intercettazioni appare risentita nei confronti del padre: «Io non ho fatto una cosa delle 16 denunce penali che ho! sta fuori di testa. Io mi voglio levare da questo ginepraio», si sfoga. È solo uno dei tanti dialoghi intercettati in cui usa parole forti nei confronti del padre. Sempre dai dialoghi finiti nell'ordinanza di custodia cautelare, Ferrero viene descritto da un uomo a lui vicino come «un eccezionale commerciale ma anche il peggiore nemico di sé stesso. Oggi rischierebbe...

di volere sempre di più».

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