È una Corea del Nord mansueta e tranquillizzante quella che ieri a Pyongyang ha celebrato i settant'anni della nascita della Repubblica Democratica (le parole non vanno prese troppo alla lettera), avvenuta il 9 settembre 1948 in seguito alla spartizione della penisola coreana lungo il 38° parallelo tra gli occupanti statunitensi e sovietici in seguito al termine dell'occupazione giapponese avvenuto alla fine della seconda guerra mondiale. Nel corso della parata, marziale e inquietante come sono sempre gli appuntamenti di questo genere nelle lugubri stradone del centro della capitale nordcoreana, davanti al dittatore Kim Jong-un sono sfilati soldati, artiglieria, carri armati e anche missili, ma solo del tipo a medio raggio. Niente missili a lungo raggio, nessuna esibizione di potenza nucleare, nessuna implicita minaccia al mondo. Il regime nordcoreano si è mostrato insomma meno paranoico del solito, mostrando di non volere infrangere il fragile equilibrio creato dal dialogo con gli Stati Uniti e con i fratelli-coltelli al di sotto del 38° parallelo. Il mondo ringrazia.
Il leader peggio pettinato del mondo, Kim Jong-un, non ha fatto alcun discorso, forse proprio perché non aveva nulla di intimidatorio da dire. Accanto a lui sul palco c'era Li Zhanshu, membro del Comitato permanente del Politburo e di fatto numero tre del Partito comunista cinese: un modo per riconfermare, pure nel clima più disteso degli ultimi mesi il cordone ombelicale che lega Pyongyang a Pechino, con quest'ultima di fatto garante del nuovo status quo.
La sfilata è stata preparata per mesi dal regime di Pyongyang, come hanno dimostrato le immagini carpite attraverso i satelliti. E molti giornalisti stranieri sono stati invitati, non solo quelli dei Paesi tradizionalmente amici come Cina, Russia, Vietnam e Cambogia. E anche molte autorità sono giunte da altri Paesi. Malgrado ciò i media ufficiali di Stato non hanno trasmesso in diretta la sfilata.
Un altro gesto di moderazione che dimostra la prudenza di Kim Jong-un dopo lo storico incontro a Singapore con il presidente Usa Donald Trump del 12 giungo scorso. In occasione dell'anniversario Pyongyang ha ospitato anche altri aventi, come il celebre spettacolo ginnico di massa allo stadio del Primo Maggio, che non si teneva da cinque anni.AnCu