Roma - Il caso delle spese allegre del sindaco agita la vigilia elettorale di Trento, storico feudo del Pd. E crea ulteriore imbarazzo perché domani il premier Renzi viene apposta a dare una mano all'uscente Alessandro Andreatta. Il fattaccio in sé, l'utilizzo di una credit card a scopo personale, si potrebbe archiviare come incidente - «errore in buona fede», dice lui - nel quale è incappato l'Andreatta, che non vanta gradi di parentela con il professor Beniamino, e ora denuncia il «livello miserabile» della polemica politica. Vero: siamo abituati a ben altro. Alla consigliera sarda Barracciu, cui fu impedito di candidarsi per le spese pazze, eppure ricompensata con sottosegretariato. Al mitico apripista Fiorito detto Er Batman ; al gruppo dipietrista ligure, che con i soldi regionali riempiva carrello nel sexy shop . Che cosa si vuole che sia, allora, un tv ultrapiatto da tot pollici, che in soldoni del 2010 costò ben 1.369 euro? O la passione per il volley che spinge il sindaco a seguire una squadra a Londra e Praga, sempre a spese del Comune? Il primo, omaggio a se stesso pagato con carta di credito comunale, con somma restituita due giorni dopo (comunque sarebbe reato).
A preoccupare è però la mole degli incartamenti che corredano gli esposti presentati in Procura e alla Corte dei conti dagli avvocati Andrea Merler e Nicola Giuliano, ex pdl ora candidati in Lista civica Trentina. Informati l'autunno scorso di «strane» operazioni sui conti comunali, avevano chiesto l'estratto conto. Solo a fine aprile scorso la richiesta di accesso agli atti («ha comportato per gli uffici una mole di lavoro non indifferente», piagnucola il sindaco) è arrivata, ma abilmente sbianchettata. Al punto da far insospettire e incaponire i due segugi, e far emergere infine la verità . Solo zelo del capo di gabinetto del sindaco (Lorenzo Andreatta, un omonimo)? O la punta di un iceberg inquietante? Di sicuro, dice Giacomo Bezzi, capogruppo di Fi in Regione, c'è l'«atteggiamento arrogante, omertoso, opaco di un potere uguale a se stesso da decenni».
Per l'Andreatta non parente di Beniamino, già incappato in una vicenda poco chiara di promesse non mantenute ai danni di una concessionaria d'auto (procedimento archiviato), il monito a scegliersi meglio i collaboratori e a non abusare della passione per il volley. Magari a guardarselo in tv, cambiando cristalli liquidi, se proprio occorresse. Pagando con liquidi di tasca propria, ça va sans dire .
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