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Fidanza: "Questo non è europeismo ma poltronismo"

Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento Europeo, accusa Conte: "Questo non è europeismo bensì poltronismo"

Fidanza: "Questo non è europeismo ma poltronismo"

Carlo Fidanza, capo delegazione al Parlamento Europeo di Fratelli d'Italia, con un post sulla sua pagina Facebook non risparmia le critiche alla possibile formazione di un nuovo governo con a capo di nuovo Giuseppe Conte: il cosiddetto Conte-ter. "Chiamiamo le cose con il loro nome: questo non è 'europeismo' bensì Poltronismo", scrive. Accusa, in questo modo, il dimissionario Presidente del Consiglio di avere come unico interesse, non il bene dell'Italia bensì i suoi interessi. L'attacco è stato lanciato dal membro del Gruppo Conservatori e Riformisti Europei successivamente all'appello fatto da Conte sui suoi social. Quest'ultimo, oltre a rendere ufficiali le sue dimissioni, ha scritto: "Le mie dimissioni sono al servizio di questa possibilità: la formazione di un nuovo governo che offra una prospettiva di salvezza nazionale. Serve un’alleanza, nelle forme in cui si potrà diversamente realizzare, di chiara lealtà europeista", come a voler sottolineare la necessità che il prossimo governo italiano sia un fedele aiutante dell'Unione Europea.

“Si chiama ‘governo europeista’ l’ultima ipocrisia di queste ore per giustificare il Conte-ter. Come a dire che il Conte-bis, benedetto dall’Europa, non lo era abbastanza" replica Fidanza, il quale Facendo notare a Conte che chi ha messo fine al suo secondo mandato non sono stati i "pericolosi sovranisti" ma "l'europeista Renzi", il contrario di ciò che il post dell'ex Premier vuole far trasparire. "O come dire che, se andiamo a elezioni e vince il centrodestra, l’Europa ci toglie i soldi del Recovery fund" incalza Fidanza smentendo la velata minaccia. In primavera, infatti, saranno numerosi i cittadini europei chiamati alle urne: Germania, Cipro, Olanda e anche, l'ormai ex membro dell'Unione Europea, Regno Unito. Conclude, dunque, il suo post chiedendo a Conte di smettere di invocare l'europeismo, dal momento che è un elemento che non è mancato nel Conte-bis e lo invita, inoltre, a chiamare le cose con il proprio nome: "poltronismo".

Il responsabile Esteri del partito sovranista con questa esternazione da man forte alla linea dettata dalla leader del suo partito, Giorgia Meloni, già ieri protagonista di un acceso scontro online con Luigi di Maio.

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