Roma - La maggioranza gialloverde arretra a Montecitorio. Il governo incassa la fiducia sul Dl sicurezza bis. Ma l'alleanza Lega-M5s perde pezzi. Avanzano le opposizioni, che nelle dichiarazioni di voto, da Forza Italia a Fratelli d'Italia, martellano l'esecutivo. Il via libera dell'Aula è arrivato poco prima delle 19: il Dl Sicurezza bis è stato approvato con 325 sì, 248 no e 4 astensioni. Il voto finale sul provvedimento arriverà oggi. I deputati presenti al momento del voto erano 577. Gli assenti 53.
Il primo dato che emerge dalla votazione di ieri è l'avvicinamento alla soglia di rischio. Il governo incassa 325 sì alla fiducia: più 9 rispetto alla maggioranza assoluta 316 per tenere in piedi il governo. Ma perde 25 voti rispetto a quelli (350) raccolti da Conte quando si è presentato per la prima volta nell'Aula di Montecitorio per ottenere la fiducia. I numeri della votazione mettono a nudo le difficoltà della maggioranza: Lega (125) e Movimento Cinque stelle (216) partivano da 341 deputati: i voti al Dl sicurezza sono stati 325. La maggioranza tra assenti e deputati in missione perde 16 voti. Molti di più di quanti sono i possibili dissidenti all'interno dei Cinque stelle. Cresce, dunque, la fronda dei malpancisti: oltre alle critiche già manifestate dai vari parlamentari grillini vicini al presidente della Camera Roberto Fico, nelle ultime ore si è aggiunta la protesta per il via libera del governo al Tav Torino-Lione. La Lega si è presentata compatta a Montecitorio. Anche perché era in gioco, non la tenuta dell'esecutivo, ma il provvedimento bandiera del ministro dell'Interno Matteo Salvini. E soprattutto per dare un segnale di concretezza e forza ai grillini che a pochi metri di distanza, a Palazzo Madama, dove era in corso l'intervento del premier Giuseppe Conte sul caso dei fondi russi alla Lega, provavano a mettere al chiodo il leader del Carroccio. Opposizioni compatte sul no alla fiducia al governo Conte. Anche se con alcuni distinguo: Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno votato contro la fiducia ma daranno il proprio sostegno alla votazione finale sul Dl sicurezza bis. Doppio no del Pd. «Non si possono fare politiche di destra se sei al governo con gente strutturalmente di sinistra. Speriamo che questa esperienza si concluda presto e che la parola passi ai cittadini. I tempi stringono e ogni giorno che passa ci avvicina all'ipotesi di un gioco di palazzo e di un governo tecnico fatto sulla pelle dei cittadini e non nell'interesse dell'Italia. Voteremo invece il decreto sicurezza bis perché quando si tratta della sicurezza dei cittadini e della difesa dei nostri confini i voti di Fratelli d'Italia non sono mai mancati, nemmeno in questa legislatura», commenta la leader di Fdi Giorgia Meloni, intervenendo in Aula alla Camera. Linea sposata anche dagli azzurri. «Crediamo che in questo decreto ci siano alcune risposte ma Forza Italia ritiene che la sfida migratoria vada al di là di questo governo e di questo decreto, e che non va bene avere un governo diviso su tutto.
Per questo riteniamo che non sia meritevole della nostra fiducia», dice Laura Ravetto, deputata di Forza Italia annunciando il voto contrario alla fiducia al governo del suo partito, precisando invece di votare a favore del provvedimento perché «recupera e richiama questioni poste nel programma elettorale del centrodestra». Sul no alla fiducia, la deputata ha aggiunto: «Non voteremo ancora una volta la fiducia a questo governo per ragioni talmente ovvie, le conosce anche la Lega».
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