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Finanziamenti dalla rossa Cpl Concordia, ce n'è per tutti: da Marino, Zingaretti e Meloni

La cooperativa rossa modenese, coinvolta nell'inchiesta della procura di Napoli per un appalto a Ischia, era solita staccare assegni per molti eventi politici

Finanziamenti dalla rossa Cpl Concordia, ce n'è per tutti: da Marino, Zingaretti e Meloni

"Io non darei soldi a nessun politico - diceva ai pm il 15 gennaio scorso Fabrizio Tondelli, direttore generale affari esteri di Cpl - e infatti anche quando si è parlato di partecipare alla cena di Renzi io ero in disaccordo, non trovavo alcuna utilità. Tuttavia il Cda per motivi commerciali e di opportunità ha poi stabilito diversamente e ha quindi erogato il contributo". Eppure, una pioggia di soldi si abbatteva sulla politica senza distinzione di colore o partito. Il "nuvolone" in questione è la Cpl Concordia, coop rossa modenese coinvolta nell'inchiesta della procura di Napoli per un appalto a Ischia.

Tutti amavano cantare sotto la pioggia. Tempeste più rumorose si sono abbattute sul Partito Democratico: 20 mila euro a favore della Fondazione Italianieuropei di Massimo D'Alema ai contributi dichiarati dalla Cpl Concordia e indirizzati a Matteo Renzi. Il 5 novembre 2014 la cooperativa registrava 5 mila euro in uscita per i democratici, alla vigilia delle due cene elettorali di raccolta fondi dell'attuale premier, organizzate il 6 a Milano e il 7 a Roma.

E, come viene ricostruito da Il Fatto Quotidiano, tra il 2011 e il 2014 le pioggie sono state diffuse. La coop rossa staccava un assegno di 20 mila euro per Virginio Merola, candidato sindaco a Bologna, e finanziava con 10 mila euro i democratici di Pesaro, Ferrara ed Urbino. Solo due mila euro a Foggia e Frosinone.

Nel 2012 ancora 15 mila euro a Ferrara e 3 mila al comitato Bersani. Il 2013 è anno di elezioni europee, il 2014 di elezioni politiche. E, come insegnavano i latini, Roma caput mundi (anche se dopo Mafia Capitale è meglio parlare di due mundi): 17 mila euro per il Pd romano, 10 mila euro per il senatore Pd Ugo Sposetti, 5 mila per il deputato democratico Alfredo D'Attorre, 10 mila per la lista civica di Nicola Zingaretti e altri 10 mila per il Comitato Zingaretti; arrivano 6 mila euro per la cena elettorale di coppia Zingaretti-Marino, ma anche 2 mila euro al comitato di Giorgia Meloni e 3 mila per Antonio Paravia di Forza Italia, 2.500 euro per Ignazio Marino. Ma non basta mai.

Mandati 5mila euro ad Antonio Decaro sindaco di Bari; 2 mila euro per il mandato a Strasburgo di Cecile Kyenge e 4 mila per l'ex ministro Flavio Zanonato, mille per Antonella Forattini in Lombardia e 10 mila per Eugenio Patané, consigliere regionale poi indagato nell'ambito di Mafia Capitale.

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