Prosegue il viaggio di Silvio Berlusconi a Bruxelles. In due giorni il Cav ha incontrato i vertici delle istituzioni europee, da Juncker a Tajani fino al presidente del Ppe, Josep Daul. E proprio subito dopo l'incontro con il leader del Ppe, Berlusconi ha parlato degli scenari per il voto del prossimo 4 marzo alle politiche. "L'ipotesi di una grande coalizione che ancora oggi molti giornali insinuano, non è reale". Il centrodestra, assicura il leader di Forza Italia "vincerà le elezioni sia alla Camera che al Senato".
Poi Berlusconi ha parlato del suo programma che ha al centro una vera e propria riforma fiscale con la flat-tax con una aliquota progressiva: "Della Corte Costituzionale nessuno può essere sicuro in partenza, ma la Costituzione parla di progressività dell'imposizione fiscale. E la flat tax ha una certa progressività. L'articolo 53 della Costituzione stabilisce che in Italia "il sistema tributario è informato a criteri di progressività". Nell'incontro di ieri con il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, Berlusconi ha tracciato un profilo dell'Ue che verrà anche sul fronte della gestione dell'emregnza immigrazione: "Abbiamo parlato dei temi importanti per noi prima tra tutti l'immigrazione. Ho constatato che da parte sua c'è la stessa volontà nostra di aiutare gli Stati africani a darsi delle economie che possano far sì che i nativi non debbano, per raggiungere il benessere, trasferirsi in Occidente. Abbiamo anche parlato del numero di guardie di frontiera che può essere aumentato, in modo che ci siano degli hotspot, anche in Italia, di guardie che vengano dagli altri paesi europei".
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