Il fondatore di Fratelli d'Italia-An è amareggiato: «Tratta col premier e non con noi. Ma è possibile?»

Onorevole La Russa, il premio di maggioranza alla lista previsto dal nuovo Italicum è solo un favore a Renzi o può anche facilitare una riunificazione del centrodestra?

«Guardi, premesso che io sarei per un centrodestra di nuovo unito, dico che è difficile immaginare una riunificazione finché Berlusconi tratta con Renzi, senza dialogare con le altre forze del centrodestra come noi di Fratelli d'Italia. Mi trovo in difficoltà perché ho chiesto più volte che ci fosse una interlocuzione permanente, una riunione periodica per discutere una linea comune, ma finora ho parlato al vento».

Con le elezioni alle porte però le cose cambierebbero.

«Certo ma non si può pensare che Forza Italia faccia i patti col Pd di Renzi e poi, il giorno prima che si voti, ci chiami per dire torniamo insieme. Non è così che può funzionare. Una coalizione non può nascere da un giorno all'altro, per uno stato di necessità. Deve nascere invece da scelte precise. E Forza Italia deve fare una scelta di campo: se vuole un centrodestra unito deve mollare il segretario del Pd. Ma subito, adesso, non quando si voterà, dopo che si è accordata soltanto col Pd su legge elettorale, Quirinale, riforme costituzionali e quant'altro».

Altrimenti, con la soglia di sbarramento abbassata al 3%, i partiti più piccoli vanno per i fatti loro, e buonanotte centrodestra unito.

«Su questo punto vedo due effetti opposti. È vero che una soglia bassa può incoraggiare una diaspora nel centrodestra, ma è vero anche che chi si unirà, non costretto dal rischio troppo alto di rimanere fuori dal Parlamento, lo farà per una scelta politica, e non per una scelta di convenienza. È questo che serve al centrodestra, dove non è sempre chiaro quel che vogliono fare le forze politiche e soprattutto se vogliono davvero battere la sinistra».

Cosa vuol dire, che anche a Fi va bene un governo Renzi?

«Ad Alfano, che con Renzi governa, sicuramente sì. Ma credo che anche Berlusconi in fondo possa adagiarsi sulla situazione attuale. Chi è danneggiato è il centrodestra».

Però si tratta sul Quirinale, si riforma la Costituzione, la legge elettorale.

«Sì ma sono le riforme di Renzi, le riforme del Pd, non ce n'è neanche mezza di quelle previste dal programma del centrodestra. La trasformazione del Senato come l'ha voluta Renzi non è mai stata presa in considerazione dal centrodestra, mentre del presidenzialismo, che invece è una riforma centrale per il centrodestra, non c'è neppure traccia. E questa è una mancanza incredibile. Io non getto mai la spugna, magari Forza Italia si ravvede, però al momento non la vedo bene».

Davvero vede sventolare bandiera bianca?

«Anche la stessa Lega di Salvini, con cui pure noi di Fratelli d'Italia- An abbiamo un canale aperto, vuole aumentare i suoi voti e magari restare all'opposizione, che è sempre un'ottima posizione di rendita elettorale, anche se poi fai governare gli altri. Che vinca il centrodestra forse non è poi così essenziale per la Lega. E ripeto, sono convinto che neanche per Forza Italia l'affermazione del centrodestra sia l'interesse principale. È triste ma al momento ci siamo solo noi di FdI-An a considerare obiettivo primario battere la sinistra».

Ma dentro Fratelli d'Italia c'è una parte che dice «mai più con Berlusconi», «mai più con Alfano»?

«No, non in forma così irreversibile ma per molti risulta un distacco inevitabile. Dopo quel che è successo a Genova col Pd ora ho anche dubbi sulle primarie, che avevo sempre sostenuto. Ma da parte di Forza Italia si invoca l'unità del centrodestra mentre si appoggia o si governa col Pd. Inoltre non si indica, neanche in prospettiva, una modalità di scelta della leadership. Finché non cambiano queste condizioni parlare di centrodestra unito mi sembra davvero complicato.

Piuttosto piaccia o no esiste la possibilità che il centrodestra si divida in due tronconi: gli “amici” più o meno calorosi di Renzi da un lato e dall'altro un fronte unico alternativo al governo e all'intesa con Renzi dall'altro: e Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale fedele al «mai con la sinistra» è chiaro dove starebbe».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica