Forza Italia conferma Bertolaso «Tra una settimana le liste»

Nuovo summit tra Berlusconi e i vertici azzurri: si prosegue con mister Emergenze Ma non si chiudono i canali con Marchini

Fabrizio de Feo

Roma Silvio Berlusconi convoca nuovamente il suo gruppo dirigente. Dopo la convulsa giornata di giovedì, costellata da riunioni, accelerazioni e frenate, vuole fare il punto a mente fredda sul rebus delle candidature romane. Dentro Forza Italia albergano sensibilità diverse rispetto alla direzione da prendere. C'è chi ritiene sia necessario insistere su Guido Bertolaso, chi auspica una svolta centrista e una convergenza su Alfio Marchini e chi infine ritiene sia necessario far prevalere la logica di coalizione e passare sopra lo sgarbo del voltafaccia compiuto da Matteo Salvini e Giorgia Meloni sul nome dell'ex Capo della Protezione Civile. Per questo tocca a Silvio Berlusconi dirimere la matassa.

L'indicazione alla fine della riunione è quella di una conferma per il candidato attualmente in corsa sotto le insegne forziste. «Berlusconi ha ricevuto il mandato di sentire Salvini e Meloni per confermare ovviamente la decisione del 12 febbraio» spiega Renato Brunetta. Nel giorno in cui Matteo Salvini inaugura la sede della Lega in piazzale Flaminio e tiene alti i toni della polemica a distanza («Berlusconi si circonda di gente in cerca di poltrone, noi siamo con la Meloni per arrivare al ballottaggio»), l'ex capo della Protezione civile incontra a Palazzo Grazioli i parlamentari romani azzurri per ribadire che è pronto e deciso ad andare avanti per la sua strada. Con lui si siedono Antonio Tajani, Maurizio Gasparri, Mariarosaria Rossi, Renato Brunetta, Sestino Giacomoni, Annagrazia Calabria, Rocco Crimi, Davide Bordoni e Claudio Fazzone, coordinatore regionale del Lazio. Poi, finito l'incontro, resta a pranzo con Berlusconi. «Io non mi ritiro, ma rilancio: ho chiesto al presidente di rimescolare le carte». L'idea è quella di «trovare sinergie con altri candidati». Per questo torna d'attualità un possibile accordo con Alfio Marchini (che vanta ottimi rapporti con Bertolaso). «L'orientamento - spiega Davide Bordoni, coordinatore romano del partito - è quello di rimanere su Bertolaso» ma «molti sondaggi dicono che a un eventuale ballottaggio Marchini avrebbe la meglio sulla Raggi, può essere dunque una ipotesi». Una convergenza sulla quale, spiegano i fautori di questa soluzione, si potrebbe coinvolgere anche Francesco Storace con il quale si starebbe dialogando in queste ore per costruire un'ampia coalizione.

In attesa che l'orizzonte delle alleanze si chiarisca, Forza Italia lavora sulla lista a sostegno di Bertolaso che sarà presentata tra il 29 aprile e il 5 maggio. Sempre che non si riesca a riannodare il filo con Giorgia Meloni che giovedì prima di recarsi al Pincio per la presentazione della candidatura ha telefonato a Berlusconi, ricevendone un cortese in bocca al lupo per il suo comizio. Per ora nessun incontro finalizzato a un tentativo in extremis di mediazione è in programma. «Io non ne ho notizia. La questione è tutta interna a Forza Italia.

Ora si può parlare di tutto ma dopo il primo turno apparentamenti non ne faccio. Siamo in partita, arriveremo al ballottaggio in ogni caso». Salvini, invece, conferma che la lista «Lega-Noi con Salvini» «è sostanzialmente pronta. Io sono orgoglioso del simbolo del partito, ci metto la faccia».

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