Giuseppe Conte si è salvato per il rotto della cuffia in zona Ciampolillo, recuperando in extremis i due voti che gli hanno impedito di scendere sotto quota 155. Nonostante gli sforzi immani compiuti in prima persona dal presidente del Consiglio in versione call-center e dai suoi uomini nelle ultime settimane (e fino a pochi minuti prima delle chiamate al voto), il risultato ottenuto non basta a Conte per governare tranquillamente. Ora c'è forse la fase più complicata, che è quella del consolidamento dei voti di un ottenuti da chi ha votato a favore della fiducia di questo "governo raccogliticcio" ma, soprattutto, è necessario convincere altri senatori a entrare nel gruppo di supporto a Conte, per evitare il rischio di caduta a ogni votazione. Nei giorni precedenti il voto di fiducia, a Palazzo Chigi hanno bluffato e tutt'oggi lo staff che si occupa della comunicazione del presidente del Consiglio lascia trapelare finti nomi di senatori pronti a tradire i loro partiti per unirsi a Conte. Lo ha spiegato il senatore di Forza Italia Andrea Cangini a Coffee Break, su La7.
Il gioco è semplice: vengono fatti trapelare nomi casuali, soprattutto di senatori di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, per minare le sicurezze della coalizione dell'opposizione che in questo momento è molto più solida e compatta rispetto a quella della maggioranza. L'obiettivo è duplice: indebolire l'avversario e rafforzare le proprie fila. "Non fidatevi di Rocco Casalino. A quanto mi risulta dà nomi a casaccio per creare un clima, nella speranza che la profezia si auto avveri", ha spiegato Andrea Cangini, senatore in forza FI. Casalino nelle ultime settimane si è mosso come un vero stratega, non ha solo detto nomi a caso per sperare nel metodo scientifico del 'ndo cojo cojo, per il senatore avrebbe fatto trapelare nomi fittizi per coprire quelli dei senatori che erano davvero in trattativa per disertare i loro partiti e unirsi a Conte. "Addirittura dà nomi falsi, come ha fatto per la Rossi e per Causin, per coprire i nomi veri. È capitato perfino a me di trovarmi in un elenchino di presunti responsabili, quando quello che dico e penso di Conte e di questa maggioranza credo sia chiaro", ha proseguito Andrea Cangini.
La coalizione di centrodestra ha perso solo 3 elementi, 2 al Senato e 1 alla Camera, a dispetto di quanto da Palazzo Chigi avrebbero voluto far credere prima del voto.
Il senatore di Forza Italia è ottimista per il futuro: "Non mi aspetto che ci siano smottamenti nel gruppo nella maniera più assoluta". Il concetto ribadito dal senatore Cangini è lo stesso ripetuto in più di una occasione anche dai leader della coalizione di centrodestra, che si è compattata ulteriormente attorno all'obiettivo di dare all'Italia un altro esecutivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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