Forza Italia smaschera il governo: "Vogliono una patrimoniale"

Nel mirino di Forza Italia un emendamento proposto da alcuni esponenti della maggioranza che assomiglia molto a una patrimoniale mascherata

Forza Italia smaschera il governo: "Vogliono una patrimoniale"

Una vera e propria "rapina nei conti correnti" dei cittadini italiani: secondo Forza Italia l'emendamento proposto da alcuni esponenti della maggioranza è più di una sorta di patrimoniale mascherata.

Governo smascherato

Fi ha puntato il dito contro il tentativo di inserire una sorta di imposta progressiva su tutti i patrimoni che superino la soglia dei 500mila euro derivanti dalla somma di attività mobiliari e immobiliari. Con queste ipotesi, ha sottolineato in una nota il deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, Giorgio Mulé, la freccia del governo andrebbe a colpire l'80% degli italiani.

Forza Italia spara a zero: "La sinistra cala la maschera e mostra il suo volto: Pd e Leu propongono quella che all'apparenza è una patrimoniale ma nella sostanza è una rapina nei conti correnti degli italiani". L'emendamento in questione coincide con l'inserimento di "un'imposta progressiva sui grandi patrimoni la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta superiore a 500.000 euro derivante dalla somma delle attività mobiliari e immobiliari al netto delle passività finanziarie", ha spiegato Mulé. Un approccio, questo, che va "nella direzione opposta a quelli che sono i valori e la storia di Forza Italia" e che "non aumenta le tasse ma combatte per diminuirle".

Chi ha evocato la patrimoniale

Nelle settimane e nei mesi scorsi non sono mancati i fautori della patrimoniale. La lista è molto lunga. L'ultimo nome, in ordine cronologico, è quello di Pasquale Tridico: "Se da economista sono favorevole a una patrimoniale? Io credo che un sistema fiscale più equo sia necessario, sì". Questa la risposta del presidente dell'Inps nel corso della registrazione di Restart su Rai2.

Andando ancora a ritroso, l'ex ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, aveva dichiarato che la patrimoniale non doveva essere vista come una bestemmia: "In una situazione come questa – ha spiegato Visco - un'imposta su chi ha di più sarebbe ben accolta da tutti. In Italia riguarderebbe alcune migliaia di persone, ma poche". E ancora: "Io penso che piuttosto che prendersela con i pensionati, prendersela per una volta con i ricchi non sarebbe sbagliato. La crisi avvantaggia i più ricchi".

In estate Carlo De Benedetti ha più volte evocato l'esigenza di instaurare una patrimoniale, con l'obiettivo prefissato di risolvere "il problema delle diseguaglianze sociali". De Benedetti proponeva una tassazione sul patrimonio dello 0,8% annuo, "che sarebbe giusta perché darebbe un segno nella risoluzione delle disuguaglianze".

Ricordiamo infine Giuseppe Conte, che durante una conferenza stampa risalente alla scorsa primavera

utilizzò una frase alquanto ambigua: "Siamo tutti consapevoli che in Italia c’è tanto risparmio privato, è uno dei punti di forza". Panico tra i contribuenti, nonostante le successive spiegazioni del premier.

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