Luigi Guelpa
«L'Euro 2016 sarà un cimitero». Il messaggio postato su Facebook da Larossi Abballa, il killer della coppia di poliziotti francesi trucidati a Magnanville, non è altro che l'ultima tessera di un mosaico che prende forma mostrando l'immagine di una Francia in ginocchio. La nazione è nel caos e i giorni caldi, non solo di Parigi, sono scanditi da minacce e agguati jihadisti, azioni di guerriglia degli hooligans russi e inglesi, e le proteste di piazza sulla riforma del lavoro.
A partire dalle 14 di ieri un gigantesco corteo (più di 500mila persone) ha attraversato Parigi (da Place d'Italie fino al piazzale degli Invalides) per dire no alla legge di riforma del lavoro presentata dalla ministra Myriam El Khomri. Il clima di tensione, palpabile fin dalla vigilia, si è tramutato in occasione di violenti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. Il bilancio parla di 29 poliziotti feriti, contro 11 manifestanti e 42 persone fermate. Il ministro dell'Interno Cazeneuve lancia un «appello alla calma», mentre il presidente Hollande ordina la chiusura della Tour Eiffel e invoca «allerta massima», ma non lo fa come risposta all'azione dei «lupi solitari» dell'Isis o agli incidenti di piazza. É l'Europeo in questo momento a incrementare inquietudini. Mentre un falso allarme antincendio ha fatto evacuare per un'ora lo stadio di Saint-Etienne, lo scorso 11 giugno gli hooligans russi e inglesi hanno tenuto in scacco Marsiglia e nonostante gli appelli delle autorità la situazione rimane ingestibile. Sono gli ultras russi a spaventare gli inquirenti, «addestrati come se fossero militari», rivela il procuratore di Marsiglia Brice Robin. «Ad agire è stato un commando di 150 persone. Non erano ubriachi, hanno agito con lucidità e premeditazione, tanto che a differenza degli inglesi non si sono fatti prendere. Abbiamo elementi per ritenere che si siano sottoposti a una preparazione di stampo militare». Si parla di addestramenti nei boschi e organizzazione di tattiche di guerriglia. Secondo quanto riporta il Guardian, sarebbe stato effettuato un vero e proprio casting per mettere assieme il gruppo più aggressivo possibile da spedire in Francia. Una sorta di X-Factor della violenza, coordinato, si apprende da fonti vicine agli 007 di Mosca, da Konstantin Lysov, di professione contractor, attivo sia nella guerra con l'Ucraina che nel conflitto siriano a fianco dei fedelissimi di Assad. Sarebbe stato Lysov a «convocare» la sua squadra, con elementi selezionati tra i neonazisti dello Spartak Gladiator, ultras dello Spartak di Mosca.
«La Russia sarà esclusa da Euro 2016 se si dovessero verificare nuovi incidenti» tuona la commissione disciplinare dell'Uefa, riunita ieri a Parigi e che ha anche sanzionato la federcalcio di Mosca con una multa di 150mila euro. Il ministro dello Sport Vitali Mutko allarga le braccia: «Che cosa ci possiamo fare? Chi ha colpito a Marsiglia non ha nulla a che vedere col pallone». Il ct della Russia, Leonid Slutsky, va oltre e parla di «una manovra per far saltare in aria la credibilità del nostro Paese». Oggi a Lille la Russia affronta la Slovacchia e la città della Piccardia è già stata militarizzata in attesa dell'arrivo dei guerriglieri travestiti da ultras. Anche il governo della Slovacchia rivolge un appello ai suoi tifosi affinché evitino contatti con i supporter avversari. Ma non è servito a niente: ieri sera Lille è stata il centro di nuovi scontri.
Hooligans russi, alcuni con la maglia del Lokomotiv e la scritta «Fuck Euro 2016, hanno attaccato ultras inglesi e gallesi in un bar vicino alla stazione. . Sono volate sedie, tavoli, bottiglie. Due gli arresti. In Costa Azzurra, a Mandelieu la Napoule, un'altra ventina di russi, considerati pericolosi e con precedenti penali, sono detenuti in attesa di espulsione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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