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Frase choc della Beccalossi: "Non mi dispiace che quel romeno sia morto"

Frase choc su Facebook dell'assessore regionale lombarda Viviana Beccalossi

Frase choc della Beccalossi: "Non mi dispiace che quel romeno sia morto"

Bufera sulle parole di Viviana Beccalossi, assessore regionale lombardo al Territorio ed esponente dei Fratelli d'Italia, che sulla propria pagina Facebook ha commentato l’incidente accaduto ieri sera nel Bresciano, a Verolanuova, costato la vita a due bambini, fratello e sorella, rispettivamente di 11 e 5 anni. Insieme a loro è morto anche il conducente dell’auto che ha sbandato, l'uomo di cui parla la Beccalossi: si tratta di un 19enne di origine romena. "Un solo commento, forse cattivo e poco usuale per un politico: non mi dispiace affatto che questo rumeno ubriaco e assassino sia morto, anzi. E una preghiera per Greta e il suo papà". 

"Non è razzismo, ma la misura è colma", ha aggiunto l'assessore. "Ancora una volta uno straniero si è distinto per un atto vergognoso andando in giro ubriaco e distruggendo una famiglia". Per la Beccalossi "a Brescia la misura è colma ma nella provincia prima in Italia per numero di stranieri sono in arrivo altre centinaia di immigrati". L'esponente di Fdi chiede poi "la certezza della pena. Altrimenti l’Italia resterà sempre la repubblica della banane". E cita ad esempio l'ex re dei paparazzi: "In Italia Corona è in carcere per quattro fotografie, mentre i criminali sono liberi". 

L’assessore "corregga la sua posizione - tuona Gianantonio Girelli, consigliere regionale Pd - ne guadagnerebbe la credibilità della politica e delle istituzioni. Mostrare soddisfazione per la morte di una persona, un giovane di 19 anni, che presumibilmente ha causato la tragica morte di due bambini e il ferimento del padre - scrive Girelli sul blog del gruppo Pd -, dare per certe una serie di circostanze ("guidava ubriaco"), senza aspettare alcun riscontro, ma ancor di più indicare come un’accusa a prescindere la nazionalità, "romeno", penso non sia politicamente, istituzionalmente, culturalmente e cristianamente accettabile". "Non voglio nascondere - aggiunge - che esista un problema che riguarda l’abuso di alcol e stupefacenti per chi è alla guida, così come (questo in particolare per gli immigrati) di regolarità dei documenti di abilitazione, ma davvero si pensa di risolvere la questione rallegrandosi per la morte dei colpevoli? È chiaro che la possibile soluzione si costruisce con maggiori controlli, pene più dure e scontate, e una seria educazione al rispetto 

538em;">delle regole, da parte degli italiani e di chi vive e lavora in Italia".

 

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