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"Fuori Alfredo". Le scritte sui distributori di sigarette

Il fumo fa male. Ma il 41 bis fa peggio. Non si può trovare aggancio più plausibile di questo nella singolare forma di protesta che in questi ultimi giorni attraversa il Belpaese

"Fuori Alfredo". Le scritte sui distributori di sigarette

Il fumo fa male. Ma il 41 bis fa peggio. Non si può trovare aggancio più plausibile di questo nella singolare forma di protesta che in questi ultimi giorni attraversa il Belpaese. Da Lecce a Milano è tutto un fiorire di atti di boicottaggio e di manifestazioni di dissenso che hanno come bersaglio i distributori automatici di sigarette. E tutto questo in nome di Alfredo Cospito, l'anarchico che sta rischiando la vita digiunando contro l'applicazione del 41 bis.

In questo caso l'azione è propriamente un atto di sabotaggio in piena regola. Con tanto di intervento hacker che altera i meccanismi di pagamento delle sigarette consentendo l'acquisto di pacchetti a soli dieci centesimi l'uno. Il danno è di centinaia di migliaia di euro e a segnalarlo è stato proprio il titolare della catena di macchinette distributrici.

Adesso sul caso sta lavorando la polizia postale che. L'azione è stata messa a segno da pirati informatici solidali con l'anarchico Cospito: sul display delle macchinette sono infatti comparse scritte come «Fuori Alfredo dal 41bis», mentre i pacchetti uscivano dietro il simbolico emolumento di dieci centesimi, tanto che i tabaccai sono stati costretti a disattivare le macchine.

Gli esperti prendono molto sul serio questa forma di attacco. «Il cyber antagonismo sta emergendo come un nuovo pericolo nel mondo digitale - rileva Pierguido Iezzi, esperto in sicurezza informatica -. La facilità con cui ormai è possibile procurarsi strumenti informatici di attacco a reti e sistemi digitali porta il web a essere un terreno di scontro e di lotta politica tanto quanto le piazze».

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