
Li tormentano, li uccidono, ne filmano le tremende sofferenze. Esiste una rete internazionale che condivide online video di gatti torturati.
Lo ha reso noto la Bbc, che in un'inchiesta giornalistica, da cui emergono "particolari estremamente inquietanti" racconta come gruppi composti anche da migliaia di persone si scambino filmati raccapriccianti di poveri felini seviziati e uccisi nei modi più efferati. Il network è stato individuato dall'associazione per i diritti degli animali Feline Guardian, che ne ha poi documentato e diffuso l'attività.
La pessima notizia arriva in concomitanza con la sentenza comminata a due adolescenti che ieri sono stati condannati per aver ucciso due gattini, in un parco londinese lo scorso maggio. Un episodio terribile, la cui natura solleva quesiti importanti nella società britannica, ma non solo.
I due cuccioli erano stati rinvenuti, orribilmente torturati da un passante in un parco nella zona ovest di Londra. Vicino ai loro corpicini straziati, sangue e lembi di pelliccia, due pugnali e un paio di forbici. A macchiarsi di una simile porcheria un ragazzo e una ragazza, entrambi diciassettenni, che dopo essere stati arrestati dalla polizia, avevano subito ammesso il delitto.
Un testimone aveva già raccontato di aver visto il giovane, avviarsi nel parco, con una borsa nera, dentro la quale c'era qualcosa che si muoveva. L'intento era premeditato e chiaro, fin dall'inizio, come lo stesso imputato ha ammesso nel corso del processo, che si è concluso con una pena detentiva di un anno per lui e di nove mesi per la sua complice e il divieto a vita di tenere animali. "Sicuramente si tratta delle violenze più tremende che mi sia capitato di vedere in questo tribunale - ha dichiarato ieri il giudice distrettuale Hina Rai - ti sei detto dispiaciuto nel tuo interrogatorio, ma il rapporto mostra che hai difficoltà a provare empatia e a renderti conto delle sofferenze che stavi provocando. Sembra inoltre che tu li abbia scelti perché provavano emozioni e tu volevi averli in tuo potere".
Ancora più inquietanti alcune note, ritrovate sul cellulare del giovane, che descrivono il forte desiderio di uccidere un essere umano giusto per il gusto di farla franca. "Volevo uccidere una persona, ci sono arrivato vicino. Ho ucciso i gatti per ridurre questa mia necessità" dicono le scritte trovate nel telefono. Il giudice ha raccomandato alle famiglie di fare attenzione a che cosa i loro figli sono in grado di guardare online, visto che questo caso, non è isolato.
L'inchiesta giornalistica della Bbc è infatti partita proprio da qui. Il network globale, nato in Cina, ma che ora comprende anche membri britannici e di altri Paesi, utilizza spesso un'applicazione di messaggistica crittografata per comunicare. Migliaia le persone coinvolte in attività già illegali in molti Stati. Ora la polizia inglese sta ampliando le indagini per identificare gli affiliati a questi gruppi.
Secondo Feline Guardians soltanto quest'anno sono stati identificati 24 gruppi (il più grande conta più di mille adepti) che rapiscono, acquistano, tentano di adottare dei gatti per poi torturarli, ucciderli e diffondere tutto in rete. In base a quanto visto dalla BBC a questi gruppi partecipano anche dei bambini di soli dieci anni.