«Mai dire gatto se non ce l'hai nel sacco», era solito dire Trapattoni. Ma qui si tratta di un gatto che, più che finire «nel sacco», è finito sulla testa di un povero passante. Che, da quel giorno, probabilmente i mici li odia non poco. Soprattutto quelli in sovrappeso. Che, precipitando, possono sortire effetti devastanti.
Un anno fa il malcapitato era finito infatti in ospedale perché un gatto di sei chili precipitando dall'ottavo piano gli era caduto in testa, provocandogli un danno cervicale giudicato guaribile in trenta giorni e per il quale da allora porta il collare e si sottopone a fisioterapia.
Oggi il poveretto è in attesa di sapere se il giudice di pace riconoscerà la proprietaria dell'animale, deceduto in seguito alla caduta, responsabile di lesioni colpose.
Protagonista un 56enne della provincia torinese, colpito mentre stava passeggiando nel quartiere torinese di Santa Rita e che dopo l'accaduto si è rivolto all'avvocato Giovanni Giaretti per fare causa alla signora che il giorno dell'incidente aveva subito una sanzione amministrativa da parte dei vigili urbani per omesso controllo dell'animale. L'udienza è stata fissata per la prossima settimana, ma con ogni probabilità sarà rinviata perché si attendono i risultati della perizia che deve valutare se il colpo subito dall'uomo ha provocato conseguenze nel tempo.
«Il ferito - riferisce Repubblica.it - ha 56 anni e vive non lontano da Chieri, alle porte del capoluogo. Non viene spesso a Torino: anzi, quella era la terza volta in vita sua che metteva piede nella città della Mole. La prima era stata almeno trent'anni prima per il servizio militare e poi di nuovo per l'ostensione della Sindone.
L'estate scorsa stava andando al mercato di zona Santa Rita quando il gatto, che pesava sei chili, gli è caduto sulla testa.
Il gattone purtroppo non è sopravvissuto al volo dal balcone del palazzo. Neppure il passante, però, è uscito indenne dall'impatto ed è finito in ospedale con un serio trauma alla cervicale che gli causa ancora problemi».
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