Roma Giovanni Toti ipoteca la ricandidatura per la presidenza della Regione Liguria. Il via libera, non senza qualche frecciatina, arriva dal capogruppo di Forza Italia alla Camera Mariastella Gelmini. L'occasione per lanciare l'endorsement è l'inaugurazione a Chiavari di una sede azzurra con i deputati Roberto Bagnasco e Roberto Cassinelli, il consigliere regionale Claudio Muzio, la coordinatrice cittadina di Forza Italia Silvia Garibaldi e il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco.
Gelmini rimprovera al governatore uscente della Liguria la scissione, che ha portato alla nascita del movimento Cambiamo, ma conferma l'appoggio di Forza Italia nella sfida per le regionali della prossima primavera: «Noi abbiamo subito una scissione dolorosa in questa Regione, ma noi non siamo come la sinistra. Abbiamo le nostre buone ragioni interne e politiche per dissentire dagli amici di Cambiamo. Ma mai anteporremo ansie di rivalsa o di vendetta all'interesse dei liguri. Perché noi siamo fatti così, non siamo la sinistra».
Nessun atto ritorsivo, dunque, contro Toti. E se i leader del centrodestra, Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, decideranno di riconfermare il governatore uscente, Forza Italia non si tirerà indietro: «Se la decisione dell'alleanza di centrodestra sarà quella di ricandidare Giovanni Toti alla presidenza della Regione, sono certa che Forza Italia si batterà porta a porta, strada per strada, per non riconsegnare questa regione a una sinistra oramai allo sbando o al Movimento delle stelle cadenti, o peggio ad un mix fra le due cose. Perché sarà importante conquistare regioni guidate storicamente dalla sinistra, e sono sicura che ciò accadrà. Ma perché il risultato sia inattaccabile, occorre riconfermare anche le amministrazioni uscenti». Pieno sostegno al lavoro fatto dalla giunta Toti negli ultimi cinque anni «con la convinzione - spiega la capogruppo di Fi - che il partito sarà determinante sia numericamente sia politicamente per dare equilibrio alla coalizione grazie al nostro ruolo di centristi moderati».
Il voto in Liguria (e nelle altre 6 Regioni) sarà tomba del governo giallorosso per l'esponente azzurra: «Se il governo dell'ineffabile Conte e delle quattro sinistre nel maggio prossimo, quando si voterà per questa regione, dovesse essere ancora in carica - spero vivamente di no per il bene dell'Italia - il voto di questa regione, il voto delle altre regioni, sarà un referendum per lo sgombero degli occupanti abusivi. In questo caso per gli occupanti abusivi di Palazzo Chigi. Per questo ci batteremo: per far vincere la coalizione di centrodestra, e in ogni regione, ed in particolar modo in questa, ci dovremo battere lealmente a sostegno della nostra bandiera e della nostra storia.
Non dobbiamo soltanto far vincere il centrodestra: abbiamo il dovere anche di far vincere Forza Italia! Perché fuori dai grandi partiti, fuori dai partiti che hanno una storia e una comunanza di valori, fuori dai confini del centrodestra, c'è solo la sinistra parolaia e il movimento di un comico, il cui unico merito è quello di essere nato in questa Regione». Parole che rilanciano Toti in Liguria.
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