Forza Italia torna a spingere su un tema che aveva già acceso le polemiche un anno fa, ma che rappresenta una battaglia fondamentale per tutto il centrodestra: il voucher da 1.500 euro per le famiglie con Isee sotto i 30mila euro da spendere nelle scuole paritarie. La misura riappare in due emendamenti, uno del forzista Claudio Lotito e uno di Noi Moderati firmato da Mariastella Gelmini.
Nel flusso di modifiche depositate finora in commissione Bilancio, Fdi firma uno degli interventi più attesi ma anche destinati a far discutere: un nuovo pacchetto di sanatorie edilizie per portici, tettoie, balconi e opere di ristrutturazione realizzate senza titolo abilitativo fino al 30 settembre 2025. L'emendamento Gelmetti elenca una serie di interventi "suscettibili di sanatoria", dalle opere pertinenziali alle ristrutturazioni senza aumento di volumetria, fino a restauro e manutenzione straordinaria eseguiti in difformità. Sempre Fdi interviene sul personale sanitario chiedendo di prorogare fino al 31 dicembre 2028 lo stop al vincolo di esclusività. La proposta spiega che con il Servizio sanitario nazionale "può intercorrere un unico rapporto di lavoro", incompatibile con altri impieghi, ma la deroga in vigore fino al 2025 verrebbe estesa di tre anni. Un altro emendamento del gruppo destina 800mila euro l'anno dal 2026 al 2028 all'associazione Women20 ETS per programmi di empowerment femminile.
La Lega ha concentrato invece gli sforzi su fisco, pensioni e lavoro. Sul fronte tributario il partito ripropone l'estensione della rottamazione anche ai debiti già sottoposti ad accertamento, misura oggi esclusa dalla manovra. Per coprirla, l'emendamento Romeo prevede di aumentare di tre punti l'Irap per banche e assicurazioni e di ridurre di 500 milioni l'anno dal 2026 il Fondo per gli interventi strutturali di politica economica. Sul terreno previdenziale, un'altra proposta leghista punta a congelare per il 2027 e il 2028 l'innalzamento dei requisiti d'accesso alla pensione. La riformulazione fissa l'età a 66 anni e 11 mesi nel 2027 e a 67 anni nel 2028, finanziando la misura con un ulteriore aumento dell'Irap sul comparto finanziario, fino a sei punti complessivi. C'è poi l'estensione della Cigs più flessibile per le imprese di aree strategiche impegnate in transizioni produttive, prorogata fino al 2026 grazie a un intervento da 1,7 milioni coperto tramite il Fondo sociale per l'occupazione. Infine, un emendamento ambizioso: l'uscita di Anas dal perimetro di Ferrovie dello Stato e il ritorno sotto il controllo diretto del Tesoro. L'operazione, spiegano i firmatari Minasi, Testor e Dreosto, mira a "consolidare le funzioni di Anas" come concessionaria della rete stradale statale, mantenendo in vigore accordi e rapporti giuridici già esistenti e garantendo continuità al cda.
È slittato a oggi alle 16 il termine per consegnare gli emendamenti segnalati alla manovra: l'Ufficio di presidenza della commissione Bilancio del Senato ha deciso di concedere qualche ora in più ai gruppi, che poi avranno oltre 24 ore - fino a domani sera - per sostituire le proposte fotocopia presentate da sigle diverse.
Restano per ora fuori due capitoli pesanti, enti locali e calamità naturali, che saranno affrontati con emendamenti dei relatori condivisi da tutte le forze politiche.L'ultima parola spetterà, come al solito, al ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti (in foto).