Coronavirus

La Germania virtuosa vuole richiudere le sue frontiere

Ingressi dalle frontiere più controllati, circolazione più libera all'interno del paese

La Germania virtuosa vuole richiudere le sue frontiere

Ingressi dalle frontiere più controllati, circolazione più libera all'interno del paese. Potrebbe essere questa la reazione della Germania davanti all'accelerazione della pandemia da coronavirus negli ultimi giorni. Con un occhio alla Francia e uno alla Repubblica Ceca, un portavoce del ministero degli Interni ha affermato che in alcuni stati confinanti si osserva «una crescita molto forte» dei contagi. Una situazione che potrebbe spingere i Länder a rallentare gli ingressi dall'estero per meglio controllare la salute di chi arriva.

I tedeschi però sono molto più arrabbiati per il divieto di soggiorno che i distretti con contagi relativamente bassi stanno imponendo ai residenti delle zone dove si è già acceso il semaforo rosso, nelle quali cioè si registrino almeno 50 nuovi casi al giorno ogni 100 mila abitanti per una settimana di fila. Il divieto di soggiorno colpisce soprattutto Berlino, Amburgo, Monaco, Colonia e Francoforte ma anche molti centri minori in Baviera. A Stoccarda domenica scorsa le autorità sanitarie hanno chiesto aiuto alle Forze Armate per monitorare i nuovi casi di coronavirus. Lo stop ai viaggi pesa molto sui Länder dove sono iniziate le vacanze d'autunno. Contro il divieto di soggiorno esiste però una scappatoia: un berlinese, per esempio, può passare le vacanze sul Mar Baltico se presenta un tampone negativo che non sia più vecchio di 48 ore; regola che vale per ogni membro della famiglia.

Contro questo lockdown di fatto si è mossa per prima l'associazione dei medici delle mutue tedesche (KBV), osservando come le restrizioni ai viaggi siano «superflue per combattere la pandemia». Per il numero uno della Kbv, Andreas Gassen, il problema sta piuttosto nei «grandi matrimoni tradizionali, nelle feste non autorizzate e nelle aziende di lavorazione della carne». I medici denunciano anche l'affollamento degli ambulatori da parte di famiglie speranzose di ottenere un tampone «libera-tutti». Contro la misura anti-vacanzieri si sono espresse anche le Camere di commercio e dell'industria, i socialdemocratici e l'opposizione liberale.

E mentre online fioccano gli annunci di chi cerca di svendere la casa al mare o al lago già pagata ma non più raggiungibile, la conferenza dei 16 premier regionali tedeschi ha annunciato che ridiscuterà il tema mercoledì.

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