
La piccola Maria Rosa aveva solo 7 mesi. Il suo cuoricino ha smesso di battere dopo avere fatto un volo dal terzo piano della palazzina di via Marchese, nel centro storico di Misterbianco, nel Catanese, in cui viveva. A lanciarla è stata la mamma, una quarantenne affetta da gravi patologie psichiatriche, tra cui una forma severa di depressione post-partum. La tragedia è avvenuta alle 13.30 di ieri.
Una scena tremenda per i passanti, che sono subito accorsi per prestare soccorso alla piccola e hanno chiamato la centrale operativa del Comando provinciale dei carabinieri e il 118. Gli operatori sanitari hanno tentato di tutto per tenere in vita la piccola Maria Rosa, ma i traumi e le lesioni dovuti al violentissimo impatto contro l'asfalto non le hanno lasciato scampo. La bambina è deceduta durante il tragitto d'urgenza al Policlinico di Catania. Dopo il figlicidio, il papà della piccola, operatore ecologico, svegliato dalle urla, è sceso in strada straziato dal dolore, poi è stato colto da malore. Stando a indiscrezioni, avrebbe messo in atto azioni autolesive che hanno avuto come conseguenze il malore e, per questo, è arrivata sul posto una seconda autoambulanza del 118 che lo ha trasportato in ospedale. Sul luogo della tragedia sono arrivate le pattuglie della Tenenza di Misterbianco e del Nucleo Radiomobile di Catania che hanno trovato la donna ancora all'interno dell'abitazione, l'hanno fermata e presa in custodia. La procura di Catania ha aperto un fascicolo e ha affidato le indagini ai militari dell'Arma. Ieri sono stati effettuati i rilievi e svolti i dovuti approfondimenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Catania Fontanarossa e della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo di Catania, al fine di chiarire con precisione la dinamica della tragedia. Bisognerà appurare, tra le altre cose, se ci sono responsabilità da parte di terzi e delle stesse istituzioni che seguivano la 40enne. La donna, che ha alle spalle un trattamento sanitario obbligatorio, è infatti seguita dal Dipartimento di Salute mentale dell'Asp di Catania, dai Servizi sociali del Comune e, dallo scorso mese di febbraio, il tribunale di Catania le ha assegnato un amministratore di sostegno. «La mamma era spesso nervosa dice una parente ma non aveva mai manifestato tanta rabbia contro la bambina». Secondo alcuni vicini, la donna, che come detto era affetta da depressione post-partum, non si curava della figlioletta. Visti i problemi accertati, dunque, non veniva mai lasciata da sola né con la piccola Maria Rosa né con l'altro figlio, di 7 anni. La nonna dei due bimbi, infatti, si era trasferita nella casa di via Marchese proprio per sorvegliarla ed era molto presente anche la zia dei piccoli. Ma ieri la 40enne è sfuggita a ogni controllo e ha lanciato la bambina nel vuoto.
«Abbiamo appreso la notizia mentre era in corso una riunione di giunta e siamo rimasti pietrificati ha detto il sindaco Marco Corsaro -.
La comunità è terribilmente scossa. È una tragedia umana di enormi proporzioni. Come padre, prima ancora che da sindaco, sono fortemente scosso e addolorato. Ci stringiamo alla famiglia in questo momento di grande dolore».