È stato già scarcerato l'uomo del machete. È uscito dal carcere, con obbligo di firma, il giovane marocchino che era stato ripreso mentre nel quartiere Aurora, alla periferia nord del capoluogo piemontese, armato di machete, inseguiva un connazionale. La scena era stata immortalata da alcuni video poi pubblicati anche sui social il 2 giugno. Il fatto era avvenuto nel pomeriggio del giorno precedente, intorno alle 16, in corso Giulio Cesare, nelle vicinanze di una scuola primaria dove, tra gli automobilisti e passanti, era scoppiata a quanto pare una violenta lite tra nordafricani. Nel video si vede il 26enne armato di machete, a petto nudo e con il viso sporco di sangue. In seguito, il marocchino è stato arrestato su un tram.
Ieri il giudice ha accolto la richiesta di scarcerazione presentata dal legale al termine di dell'udienza in cui sono stati ascoltati alcuni testimoni. Durante l'udienza di convalida del fermo per lesioni aggravate, l'uomo aveva sostenuto di essere stato lui la vittima di un'aggressione portata da alcuni spacciatori e aveva raccontato di aver raccolto il machete da terra. La polizia l'aveva poi arrestato su un tram della linea 4. L'udienza è stata rinviata a mercoledì ed è stato disposto l'obbligo di firma.
«Mi preoccupa la notizia che forse il giovane che ha terrorizzato Torino Nord con un machete sia già in libertà - ha commentato il consigliere comunale della Lega, Fabrizio Ricca - ma mi preoccupa ancora di più la guerriglia urbana che ha interessato San Salvario negli ultimi giorni. Sono campanelli d'allarme da non sottovalutare».
Nei giorni scorsi, commentando la vicenda, lo stesso prefetto di Torino Raffaele Ruberto aveva parlato dell'uomo come afflitto da disturbi. «È un soggetto noto, ha un profilo psichiatrico - aveva risposto a margine di un appuntamento pubblico - Alcuni giorni fa lanciava tegole dal tetto di una casa all'indirizzo del personale di polizia. È una persona disturbata che si è trovata in un quartiere di Torino come avrebbe potuto trovarsi in un centro di montagna e quindi va osservato l'episodio per quello che è». «Ritengo - aveva aggiunto - che la risposta migliore offerta dalle forze di sicurezza è l'arresto».
Il sindaco, Stefano Lo Russo, proprio ieri ha affrontato il tema sicurezza, nell'ambito delle comunicazioni al Consiglio comunale: «Quella che abbiamo visto - ha dichiarato - è una scena intollerabile. Ma rifiuto la narrazione di una città che è ostaggio di gang criminali, non è questa la Torino che vedo io».
Torino - ha spiegato il sindaco - «come tante altre grandi città ha problema di sicurezza, in alcuni casi sono localizzati, ma questa città ha tutte le energie, tutte le capacità e soprattutto ha una strategia integrata per poter riuscire a limitare a risolvere alcuni dei problemi che si sono posti».
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