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Il giorno più nero dei contagi: 212mila in 24 ore

Israele in emergenza, Galizia e Catalogna di nuovo in lockdown. Ma oggi riapre il Louvre

Il giorno più nero dei contagi: 212mila in 24 ore

Lo tsunami Covid 19 travolge il mondo. Ieri l'annuncio dell'Oms: registrato un nuovo record del numero dei contagi a livello globale: 212.326. Mai così tanti dall'inizio dell'epidemia e molti di più rispetto al precedente primato di 189 mila casi del 28 giugno. In totale sono 11,2 milioni i casi di Covid 19 e il conteggio dei morti sale a quasi 530 mila. Pesano i contagi che dilagano negli Stati Uniti, in India e in Brasile dove per il quinto giorno si sono superate le mille vittime. Ma anche in Sudafrica sono stati registrati oltre 10mila casi.

In Europa purtroppo paesi che erano convinti di essere fuori pericolo invece sono stati costretti a far ripartire in alcune aree il lockdown. In Spagna dopo la Catalogna con oltre 200mila abitanti in lockdown è toccato alla Galizia, dove il governo ha annunciato la chiusura degli accessi alla regione de La Marina per cinque giorni e l'isolamento di 71mila abitanti.

In Israele e Cisgiordania è scattato lo stato d'emergenza. Il premier Benjamin Netanyahu ha parlato di una misura indispensabile vista la velocità di propagazione del virus che interessa sia «Israele sia i palestinesi in Cisgiordania». In Israele i casi positivi sono 29.366: seimila in più rispetto ad una settimana fa e 1.800 in più rispetto a due giorni fa. I malati sono adesso 11.189. I decessi 330. Anche in Iran si assiste ad una seconda ondata: in 24 ore si sono registrati 163 morti, un nuovo record che porta il totale dei decessi dall'inizio della pandemia a 11.571. Ed è di nuovo in lockdown Antananarivo la capitale del Madagascr a causa di un' impennata di contagi.

In Usa si consuma l'ennesimo scontro tra le autorità sanitarie e il presidente Donald Trump che continua a minimizzare la gravità del virus. Il commissario della Food and Drug Administration, Stephen Hahn, ha sostanzialmente smentito l'affermazione del presidente Donald Trump secondo cui il 99 per cento dei casi di coronavirus sarebbe «innocuo» visto che i dati del governo mostrano chiaramente che «questo è un problema serio», insistendo sulla necessità di rispettare le misure di prevenzione: mascherine e distanziamento. Misure ignorate da Trump e dai suoi sostenitori come ha dimostrato la manifestazione di due giorni fa al Monte Rushmore.

Infine una buona notizia che segnala la voglia di ripartire. Oggi riapre il Louvre anche se con regole eccezionali rispetto al passato. In tempi di coronavirus almeno fino a settembre la mascherina sarà ovviamente obbligatoria a partire dagli 11 anni. I visitatori dovranno portarla da casa perché non sarà il Museo a fornirle.

La visita seguirà un percorso forzato a senso unico e una mappa dei circuiti da seguire (facoltativi in caso di scarsa affluenza) sarà offerta all'ingresso.

Il presidente e direttore del museo Jean-Luc Martinez ipotizza di avere al massimo dagli 8.000 ai 10.000 visitatori al giorno. Numeri lontanissimi dalle 40mila visite quotidiane alle quali era abituato il museo che ospita la Gioconda.

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