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Giovani e Greta ancora contro i bla, bla, bla: "Noi i leader"

Tradimento e bla bla bla. Ancora una volta Greta Thunberg, fuori dalla sala dei lavori dalla Cop26 ha messo sotto accusa i capi di stato riuniti a Glasgow perché incapaci di prendere decisioni radicali

Giovani e Greta ancora contro i bla, bla, bla: "Noi i  leader"

Tradimento e bla bla bla. Ancora una volta Greta Thunberg, fuori dalla sala dei lavori dalla Cop26 ha messo sotto accusa i capi di stato riuniti a Glasgow perché incapaci di prendere decisioni radicali. «I veri leader non sono là dentro, i veri leader siamo noi», ha detto l'attivista, arringando la piazza sotto il cielo piovoso della città scozzese.

La giovanissima paladina del clima ha accusato i capi di Stato e di governo di «fingere» gli impegni che promettono di prendere perché evidentemente non si fida di loro, liquidando ancora una volta come «bla bla bla» i discorsi dei leader del mondo sul clima: un «bla bla bla» che diversi manifestanti hanno poi riecheggiato in coro.

Ma Greta non si è limitata ad agire in piazza ha anche lanciato su Twitter una lettera aperta dai toni molto forti rivolta sempre ai leader mondiali ai quali si chiede di intervenire con azioni concrete con una raccolata di firme. La lettera inizia con la parola «tradimento» e prosegue con l'accusa di fallimento. Un fallimento, scrivono gli attivisti, che non sorprende. In meno di un giorno la raccolta firme ha superato il milione in tutto il mondo. E continua a crescere.

Greta ha anche incontrato ieri mattina la prima ministra scozzese Nicola Sturgeon accompagnata anche da Vanessa Nakate, l'attivista dell' Uganda.

La Sturgeon, che è in aperto contrasto con l'Inghilterra di Boris Johnson in vista del referendum sull'indipendenza, ha offerto la sua piena collaborazione al movimento di Greta.

«Le voci dei giovani devono essere ascoltate in modo forte e chiaro alla Cop26», ha scritto la Sturgeon sul suo profilo Twitter sottolineando la necessità della pressione esercitata dai giovani sui governi per ottenere azioni concrete in difesa del clima. L'incontro si è concluso con la promessa che la Scozia farà di tutto per tenere fede all'impegno di bloccare il riscaldamento globale a più 1,5 gradi.

La Scozia punta a ridurre le sue emissioni del 75 per cento entro il 2030.

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