Cronache

Giovani e italiani in vacanza. A giugno iniezioni di massa

Il 28 ok Ema per Pfizer tra 12 e 15 anni, via agli open day per i maturandi. Sì alle punture in ferie

Giovani e italiani in vacanza. A giugno iniezioni di massa

Giovani e vacanzieri: si allarga il target della popolazione da proteggere. E dopo la «strigliata» alle regioni del commissario all'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, che ha ribadito che la priorità resta immunizzare gli anziani, ora si ragiona sulle prossime mosse in vista sia dell'estate sia del ritorno a scuola alla luce dell'annunciato arrivo del via libera dell'Ema a Pfizer per la fascia d'età 12/15 anni. Il governo è già al lavoro con Figliuolo per adeguare il piano. Intanto il Lazio ha aperto le prenotazioni per i maturandi che potranno essere vaccinati con Pfizer 1,2 e 3 giugno.

Il tema dei giovanissimi è stato affrontato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, durante un question time alla Camera. Speranza definisce l'estensione delle vaccinazioni alle fasce più giovani «una questione delicata» visto che fino ad ora i vaccini non sono autorizzati per quella popolazione. Il primo passo è ottenere il via libera dall'Agenzia del farmaco europea, Ema, per l'utilizzazione di Pfizer anche per gli under 16. «Il nostro auspicio - dice Speranza - e anche le informazioni di cui siamo in possesso ci portano a ritenere che il 28 maggio Ema possa dare l'ok a Pfizer anche per la fascia di età 12-15 anni».

Non dovrebbero esserci problemi di dosi disponibili. Speranza conferma che in giugno l'Italia riceverà circa 20 milioni di dosi: «Questo ci può consentire di estendere le vaccinazioni ad altre generazioni». La profilassi «per le fasce più giovani è altamente strategica e noi la riteniamo essenziale, soprattutto in vista della ripresa del prossimo anno scolastico» conclude il ministro.

E anche sui richiami in vacanza il confronto è aperto. «L'ipotesi di aprire alla somministrazione della seconda dose non è del tutto esclusa: non abbandoniamo l'idea di poter fare il richiamo dei vaccini Covid in vacanza, il problema potrebbe essere superato con l'estensione della seconda dose per i vaccini a mRna a 90 giorni» insiste il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

È certo però che questa opportunità non verrà offerta a tutti. Ma si sta ragionando sulla possibilità ad esempio di garantire il richiamo a chi si ferma in una regione per almeno due o tre settimane e soprattutto a chi lavora fuori dalla propria residenza come stagionale. La chiusura di Figliuolo non è totale e il commissario si è detto disponibile a discutere con le regioni. Il governatore della Liguria, Giovanni Toti fa notare che «la campagna vaccinale non può diventare il giro d'Italia» e invita «chi si sposta in giro per l'Italia a tenere conto dell'importante appuntamento con il vaccino, bisogna essere seri».

Allo stesso tempo però Toti spiega che sono stati individuati insieme al generale Figliuolo, alcuni specifici casi per i quali può essere ragionevole offrire questa opportunità. «Se qualcuno passa alcuni mesi o molte settimane da noi per vacanza, lavoro o cura è evidente che avrà a disposizione il servizio sanitario della Liguria - dice Toti - Se, invece, uno viene a fare un week-end a Portofino o un giro alle Cinque terre è bene che lo faccia compatibilmente con le sue date di vaccinazione». Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ritiene giusto «vaccinare il turista che viene in vacanza».

Negli ultimi tre giorni però le dosi giornaliere somministrate sono rimaste sotto il target di mezzo milione.

I vaccinati con richiamo sono saliti a oltre 9 milioni, il 15,40 % della popolazione.

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