Giudizio netto di manager e imprenditori: governo promosso, opposizione bocciata

Esecutivo apprezzato dall'80% della platea riunita sul lago. Per il centrosinistra il 70% delle valutazioni è stato negativo

Giudizio netto di manager e imprenditori: governo promosso, opposizione bocciata
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nostro inviato a Cernobbio (Como)

La platea di Cernobbio, composta da manager e imprenditori, non è certo estremista. Al contrario, è un uditorio moderato, attento al merito e alle prospettive concrete dell'economia italiana. Proprio per questo il dato emerso dal televoto condotto ieri al Forum Teha non può essere liquidato come un episodio marginale: oltre l'80% dei partecipanti ha promosso l'operato del governo guidato da Giorgia Meloni a metà mandato, mentre più del 70% ha giudicato negativamente quello delle opposizioni. È la conferma che, al di là delle polemiche, l'esecutivo ha saputo distinguersi con serietà in un contesto internazionale difficile, ritrovando credibilità presso investitori e mercati. Una credibilità resa possibile soprattutto dalla politica di bilancio prudente del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che ha tenuto i conti in ordine senza rinunciare al sostegno a famiglie e imprese.

In questa cornice, stonano le parole di Matteo Renzi che, da ex presidente del Consiglio, si è concesso di irridere l'apprezzamento espresso dalla classe dirigente. "Trovo devastante la superficialità con cui anche il mondo imprenditoriale non si rende conto di quanto è banale dire vabbé, ma gli altri stanno peggio", ha chiosato con la sua tipica spocchia. Chi fa politica, tanto più chi ha ricoperto ruoli istituzionali di primo piano, dovrebbe rispettare l'elettorato e semmai cercare di intercettarne il favore, non dileggiarlo perché non coincide con le aspettative della propria parte politica.

D'altronde i numeri parlano chiaro. Alla prima domanda del televoto, in una scala da 1 a 9, la maggioranza si è concentrata sulle fasce alte: il 35,7% ha scelto 7, il 16,1% l'8 e quasi il 9% il massimo punteggio. Sul fronte opposto, la valutazione delle opposizioni è stata impietosa: il 28,8% ha attribuito un 3, il 17% un 4 e solo l'8,5% la sufficienza.

Non sorprende quindi la soddisfazione di Fratelli d'Italia. "L'Unione europea, le imprese, gli investitori e i mercati internazionali sono tornati a fidarsi dell'Italia", ha dichiarato il capogruppo alla Camera Galeazzo Bignami, sottolineando come i dati su spread, occupazione e rientro anticipato dalla procedura d'infrazione confermino la bontà del percorso intrapreso. Icastica la sintesi del capogruppo al Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri. "Non meraviglia che il mondo delle imprese intervistato al Forum di Cernobbio dia un giudizio lusinghiero, perché questo governo non è apprezzato solo dall'élite, ma anche dalla realtà italiana più diffusa", ha commentato aggiungendo che "invece altri vanno all'anti-Cernobbio e poi passano da una iniziativa livorosa all'altra indette da varie sinistre sempre più estremiste".

Il responso di Cernobbio, dunque, non è un plebiscito, ma un segnale politico preciso: il mondo produttivo premia un governo che ha scelto la via della stabilità e della prudenza. Un segnale che chi ambisce a guidare il Paese dovrebbe considerare con rispetto.

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