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"Giulia avrà la sua laurea". Domani il ricordo in tutte le scuole

Il ministro Bernini: "Le mancava solo di discutere la tesi". Minuto di silenzio per la 22enne e tutte le vittime. Si associa pure la Scala

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Chiara non deve «morire». Non deve subire l'onta dell'oblio. E nemmeno l'umiliazione e l'offesa di vedersi sottratto il riconoscimento del suo merito. Di ragazza generosa e sensibile. Di ragazza intelligente e studiosa. Se la sua vita è stata spezzata ventiquattro ore prima della tanto agognata laurea, non vuol dire che a quel passo lei non debba arrivare. «Giulia riceverà la sua laurea: lei si è laureata, avrà quello che le spetta. Giulia è già ingegnere». Queste le parole del ministro dell'Università e della ricerca, Annamaria Bernini, intervenendo alla manifestazione di Forza Italia in corso a Taormina, Etna 23 il meeting del buongoverno. L'annuncio della ministra azzurra precede di poche ore le parole di conferma dell'università di Padova dove Giulia aveva da poco terminato il suo corso di studi L'ateneo euganeo è infatti pronto a conferire la laurea in Ingegneria biomedica. Si tratta di una «procedura usuale» che prevede l'assenso dei genitori. Nei prossimi giorni la rettrice Daniela Mapelli informerà la famiglia sulla data della cerimonia. «Come rettrice e madre faccio fatica a capire come un ragazzo, che non aveva dato preoccupanti segnali di rischio, possa aver usato tanta crudeltà - spiega l'accademica -. Questo omicidio non nasce in un background familiare e sociale di violenza, questo ci fa capire che può capitare pure quando meno ce lo si aspetta».

Il rettore ha anche detto di aver già ricevuto centinaia di mail di studenti, professori dell'ateneo e rettori di altre università in cui si chiede di non dimenticare Giulia. «Che poi stato il nostro primo pensiero alla tragica notizia - aggiunge la Mapelli -. A giorni lanceremo un corso on line contro la violenza sulle donne a cui abbiamo lavorato per mesi. Sei moduli su equità, inclusione, parità di genere che vogliamo mettere a disposizione dei nostri studenti, dipendenti e dell'intera cittadinanza». Intanto oggi tutte le lezioni dell'ateneo inizieranno con un minuto di silenzio in ricordo di Giulia. Stessa procedura domani in tutte le scuole d'Italia, come ha disposto il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara.

Sempre dalla ribalta siciliana di Etna 23, dove si è conclusa ieri la due giorni azzurra su «politica e buongoverno», è stata lanciata la proposta di istituire alcune borse di studio in suo nome. «Giulia era determinata nel conseguire il suo diploma di laurea - ricorda Antonio Tajani - e io ho ritenuto di dedicare a lei una serie di borse di studio che il Ministero degli Esteri organizza per giovani non italiani che verranno a studiare nel nostro Paese e che sognano di fare quello che voleva fare Giulia».

Un minuto di silenzio verrà osservato anche all'assemblea regionale del Friuli Venezia Giulia di oggi mentre il presidente della Regione veneta, Luca Zaia, ha disposto il «lutto regionale» in corrispondenza del giorno delle esequie di Giulia, con le bandiere a mezz'asta in tutti gli uffici pubblici della regione.

Ieri sera, intanto, una fiaccolata ha animato piazza Cardini a Forte dei Marmi per dire «basta a questa insopportabile e inammissibile forma di violenza che non siamo più disposti a tollerare». «Non possiamo più accettare, alle soglie del 2024, che una donna non possa scegliere liberamente chi amare e cosa fare della propria vita» spiegano gli organizzatori. Al popolare quartiere romano del Pigneto, sempre ieri, è andata in scena una «passeggiata rumorosa» per tributare un commosso saluto a Giulia. Sabato prossimo, poi, Roma e Messina faranno da sfondo alle manifestazioni del movimento «Non una di meno». Due città, spiegano gli organizzatori, «che per noi rappresentano bene l'urgenza di questo momento storico».

Infine sempre ieri si è saputo che la Filarmonica della Scala ha deciso di dedicare le prove aperte e il concerto diretti da Vasily Petrenko, anche stasera, a Giulia e a tutte le 105 donne vittime di femminicidio nel 2023.

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