Ha giurato durante le celebrazioni del Capodanno a Times Square, sulla Bibbia di casa, nelle mani del figlio Jordan e mentre stringeva la foto della mamma Dorothy, morta a 83 anni la scorsa primavera mentre lui era in campagna elettorale. Eric Adams, 61 anni, democratico, ex poliziotto, è il nuovo sindaco di New York, secondo afro-americano ad amministrare la Grande Mela dopo che 110 sindaci si sono succeduti nella sua storia. È il successore di Bill de Blasio, l'altro democratico che ha dovuto gestire la metropoli nel duro periodo dell'emergenza Covid. «New York è tornata» sono state le sue prime parole dopo il giuramento.
Il virus non è ancora debellato e anche Adams deve fare i conti con la pandemia, che a New York nell'ultima settimana ha contagiato una media di 35mila persone, con i decessi a quota 59mila circa. I festeggiamenti si sono svolti all'aperto per contenere i contagi, contrariamente a quanto era stato previsto in un primo momento, quando a novembre il sindaco uscente de Blasio aveva invitato tutti a partecipare per riprendersi la festa di Capodanno. Erano quindicimila le persone a festeggiare Adams, contro le 60mila dei tempi pre-pandemia, tutte rigorosamente vaccinate e con mascherina. Hanno dovuto esibire la prova dell'immunizzazione anti-Covid, in una metropoli altrove deserta a causa della pandemia, come molte altre città americane che hanno annullato i festeggiamenti dopo il record di contagi negli Usa, quasi 600mila.
Adams si è impegnato a mantenere l'obbligo di vaccino anti Covid nel settore privato introdotto dal primo cittadino uscente Bill de Blasio, con un provvedimento entrato in vigore lunedì, per la prima volta negli Stati Uniti.
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