Il peggio della settimana

Giuseppi fa la rockstar, il peggio della settimana

Se i politici fossero come l'INPS...non avremmo il peggio della settimana. Da Conte a Salvini fino alle sardine

Giuseppi fa la rockstar, il peggio della settimana

Giuseppi più che il premier sembra una rockstar. I gruppi sui social a suo favore crescono. Come il suo profilo. La pagina Instagram “le bimbe di Conte” si è gonfiata. Tanto quanto il suo ego. Smisurato. Conte sente di avere il Paese in mano. In pugno. Tutti sono ai suoi piedi. Più dura la quarantena, più gioca a fare l’uomo solo al comando. Altro che Salvini. Per fortuna qualcuno, però, glielo ha fatto notare. Pare sia finita l’epoca delle conferenze stampa a senso unico, senza domande dei giornalisti. Senza contradditorio. Ora gioca a fare il conduttore televisivo. E si diverte Giuseppi, decide lui a chi dare la parola. Il suo staff chi collegare via Skype. Il Parlamento lavora a spizzichi e bocconi e poi ci parlano di Orban e dei suoi “pieni poteri”… Il Viminale manda in tilt gli italiani: passeggiate sì, passeggiate no. Con bambini sì, con anziani no. Ma cosa possiamo fare? Aspettiamo la prossima autocertificazione. Tanto, arriverà. Abbiate fede. Sempre che non debba passare per gli uffici dell’INPS. A quel punto potrebbe non arrivare mai. Ma nel caso la pezza d’appoggio è già pronta. La colpa? “Degli hacker!” E di chi sennò… Conte e l’amico Tridico hanno avuto il coraggio di dirlo dopo il blocco del sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Al peggio, non c’è fine. E questa settimana lo hanno dato. Come sempre.

MATTEO SALVINI

Matteo, Matteo… dov’è finito il tuo senso dell’umorismo? Dove? È vero, in questo periodo sarebbe meglio non scherzare, ma Orfini ha fatto solo una battuta. Pessima. Che poteva evitare. Il deputato del Partito Democratico ha scritto sui social: “Nel prossimo dpcm serve assolutamente una norma per limitare l'uso dei messaggi vocali. Ne va della tenuta democratica del paese.” E tu ci sei cascato. Come una pera dall’albero.

“Non ho parole. Chiusi in casa e col bavaglio, perché il PD ha paura dei MESSAGGI VOCALI???????” Scrive il capitano sui social. E quando si accorge della gaffe corregge il tiro e modifica il post facebook: “P.s. Questi sono al governo e hanno tanta voglia di scherzare...” Io mi sarei chiesto, piuttosto: “Ma perché Orfini prende per il culo il premier Conte? Non è forse il suo presidente?”

MATTEO ORFINI

In fretta e furia è arrivata la risposta del dem. Un po’ di visibilità non guasta, soprattutto in questo periodo, dove è tutta concentrata su Giuseppi. “Scrivo un tweet proponendo scherzosamente di limitare l'uso dei messaggi vocali (una tortura). Matteo Salvini, unico in Italia, non lo capisce e fa un post indignato sulla sua pagina Facebook, accusando me e Zingaretti di voler mettere il bavaglio al paese. E questa volta nemmeno ha la scusa del mojito.” Come dargli torto…

MATTIA SONTORI

La sagoma è riapparsa. In anticipo di una settimana sulla Pasqua. L’apparizione è avvenuta ad Otto e mezzo, su La7, la TV ufficiale delle sardine. A cantare l’Alleluia c’èra Lilli Gruber. Le sardine, non quelle in scatola. Ve le ricordate? Si, quelli che riempivano alcune piazze italiane. Loro, le sardine. Quelli dei cori antifascisti, che volevano Salvini a testa in giù. Loro, quelli dei toni pacati, violenti con i leghisti. Sì, proprio loro, le sardine. Il loro leader, Mattia Santori ha rassicurato: “Non siamo spariti, abbiamo semplicemente deciso di non fare rumore perché è un periodo storico che richiede silenzio e operosità. Noi siamo nati per portare corpi fisici e dare un segnale, questo momento di distanziamento è molto difficile. Ci stiamo riorganizzando per quello che sarà il futuro.” Ma che significa “siamo nati per portare corpi fisici”??? Quindi oltre a quello non sanno fare altro? Oltre ad urlare “fanculo Salvini” e cantare “bella ciao”, cosa sanno fare? Hanno idee? Se sono a corto mi permetto di suggerirgliene io una. Considerando che non si possono riempire le piazze di pesci puzzolenti, le 6 mila sardine sparse per l’Italia, potrebbero organizzarsi e mettersi al servizio dei più bisognosi. Dei cittadini. Magari sponsorizzandolo sui social.

Cosa fare? Magari la spesa agli anziani che, per ovvie ragioni, non possono fare file chilometriche ai supermercati. E tante altre cose…

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