Il gotha economico ricorda Carli

Roma Il 28 marzo del 1914 nasceva Guido Carli. E quest'anno, esattamente il 7 febbraio, sono trascorsi ventisei anni dalla firma del Trattato di Maastricht. Se quel giorno del 1992, l'Italia figurò tra i dodici Paesi presenti nella piccola cittadina olandese per sottoscrivere l'accordo, il merito fu di Guido Carli. Lo stesso uomo che da governatore della Banca d'Italia, presidente di Confindustria e come ministro del Tesoro, ha saputo reinterpretare l'economia, anticiparne i cambiamenti e a volte costruirli.

Per tenere viva la sua memoria, la nipote Romana Liuzzo, presidente della Fondazione a lui intitolata, ha deciso di rinnovare il Premio, giunto quest'anno alla nona edizione. All'appuntamento fissato il 10 maggio nella sala della Regina di Montecitorio, il gotha dell'economia arriverà da tutta Italia. Anche quest'anno un premio speciale sarà dedicato al personaggio televisivo dell'anno.

Quattordici le onorificenze alle eccellenze italiane, medaglie in bronzo coniate dal Poligrafico e zecca dello Stato che saranno assegnate dai giurati Ornella Barra, Urbano Cairo, Fedele Confalonieri, Giovanni Lo Storto, Monica Maggioni, Giovanni Malagò, Matteo Marzotto, Mario Orfeo, Debora Paglieri, Barbara Palombelli, Antonio Patuelli, Giuseppe Recchi e Francesco Starace. Dopo l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, terranno la loro relazione Romana Liuzzo e il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

«Il premio Carli crede nelle idee e nel futuro - spiega la presidente della Fondazione Romana Liuzzo - nella speranza, e qui cito le parole di mio nonno, che rimangano sempre vive nel Paese forze rigogliose che sopportino condizioni nelle quali il genio dell'invenzione si sviluppa in

finezza sotto la costrizione dell'aumento del rischio, in un mercato che si estende fino ai confini del mondo». Un premio alle eccellenze italiane è il miglior auspicio che l'esempio di Carli possa continuare a rinnovarsi.