Roma Ci sarà pure la «dittatura mediatica», come denuncia Alessandro Di Battista a proposito di un «premier che ha occupato la tv pubblica». Però anche i grillini se le cercano e mostrano segni evidenti del nervosismo che acceca chi si vuol perdere (tranquilli, lettori grillini e Di Maio: non è un attacco, solo un proverbio latino).
Così il Pd se la ride, e parla di Cinquestelle in confusione sul governo «di scopo», idea lanciata dallo stesso Di Battista l'altra sera alla trasmissione della Gruber su La7, quando il nuovo frontman viene invitato a immaginare scenari. «L'Italicum dev'essere cancellato», premette. «Se dovessero vincere i no al referendum e Renzi se ne assumerà la responsabilità, facendo un passo indietro, per me si può andare tranquillamente al voto anche nel 2018, vediamo che succederà, magari si può trovare un altro premier per un governo veloce di scopo che faccia una nuova legge elettorale, nella quale tutti i partiti potranno metter bocca...». La conduttrice intuisce la preda che abbocca e insiste: «Quindi lo sosterreste, un governo di scopo?». «Dipende, vedremo il giorno dopo...», dice il malcapitato che comincia a capire d'esser finto su una buccia di banana che farà gongolare i nemici. E soprattutto il (deposto) aspirante premier, Luigi Di Maio, ormai in totale e autolesionistica confusione, che ieri s'è tuffato a pesce per smentire il successore. «La linea non è assolutamente cambiata, se vincerà il No e Renzi manterrà l'impegno di dimettersi, sarà Mattarella a tracciare la strada. Ma noi al governo ci andiamo solo con i voti degli italiani. Ho sentito Alessandro, siamo d'accordo». Assai poco, in verità. Basti sentire l'insistenza di Di Maio, che tiene a precisare: «Tantomeno ci mettiamo a discutere di governi fabbricati qui in Parlamento dall'unione di partiti: sono i cittadini sovrani che devono scegliere». Prosa ormai claudicante, e confusione sovrana, considerato che per far decidere i cittadini occorrono le votazioni, dunque una legge.
Ci metteranno ulteriori pezze Morra e lo stesso DiBa, che si precipita a scrivere su Facebook la parola d'ordine, ma dopo che frittata è fatta. «M5S andrà al governo solo con i voti dei cittadini». Sottinteso: però Di Maio stia sereno.RooS
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