Politica

Grillo torna a fare il comico. Ma il suo MoVimento è da tragedia

Beppe Grillo medita il ritorno a teatro entro l'anno: se anche l'Elevato medita l'addio, il grillismo è davvero giunto al capolinea

Grillo torna a fare il comico. Ma il suo MoVimento è da tragedia

C'era un tempo in cui Beppe Grillo era un comico affermato. Era parte di quella scuola genovese che tanti talenti ha dato al nostro Paese. Grillo, ed è giusto che anche le nuove generazioni lo sappiano, faceva ridere. La sua era una satira brillante, politicizzata ma abbastanza intelligente, capace di leggerezza. Attenzione, non è che ci si sbellicasse dalle risate, però qualche momento lo strappava.

Ovvio, de gustibus non disputandum est, ma era comunque piacevole da seguire nei suoi spettacoli teatrali e in quelle (rare) incursioni televisive. Poi non si capisce quale logica l'abbia spinto ad abbandonare quella carriera per farsi capopopolo degli eterni scontenti. Quelli dei "no" a prescindere, quelli delle scie chimiche (tornate maledettamente di moda nelle ultime settimane), quelli dei complotti e della politica che fa schifo sempre e comunque "perché pensano solo alle poltrone". Da questo è nato il Movimento 5 stelle, anche se ora qualcuno tenta di rinnegarlo. E forse lo stesso Grillo (comprensibilmente) ha iniziato l'operazione di dissociazione del suo nome dai M5s, visto che pare voglia tornare in teatro con uno spettacolo.

Beppe Grillo è entrato in politica con i Vaffaday. E già questo faceva capire tanto di quel Movimento 5 stelle che sarebbe nato di lì a poco e che è entrato in parlamento con un manipolo di giovani indottrinati alla fede grillina. Forse, sarebbe stato meglio se Grillo fosse rimasto a far teatro, visto quello che poi è accaduto solo qualche anno dopo. I grillini erano pronti ad aprire il parlamento "come una scatoletta di tonno" ma nella loro parabola discendente, iniziata ormai tempo fa, è chiaro a tutti che sono stati loro a essere stati aperti come scatolette di tonno e a fare il botto. Il credo grillino si è disciolto come neve al sole una volta che i seguaci dell'Elevato hanno fatto ingresso in parlamento e hanno testato la comodità delle poltrone dei Palazzi. Il giochino si è rotto in mano a Beppe Grillo, che ora medita di scappare via per rifugiarsi di nuovo in teatro. L'arrivo di Giuseppe Conte e la sua opposizione nel governo, che ha portato alla scissione del M5s, sono stati il colpo di grazia.

"Ragazzi, ho voglia di tornare sul palcoscenico...", avrebbe detto il garante del M5s ai suoi fedelissimi. L'umore plumbeo dell'Elevato è ben riassunto dall'ultimo post apparso sul suo blog, nel quale Grillo se la prende con i "traditori", quelli che hanno definitivamente mandato in pezzi quel che restava del giocattolo. Questo è il momento di fuggire per Grillo, che nel teatro pare abbia trovato la sua scappatoia, a quanto pare entro l'anno. La conferma è arrivata anche dal figlio dello storico impresario dell'Elevato: "Beppe sta iniziando a ragionare su un nuovo spettacolo, ma siamo ancora a livello embrionale. Non sarà una cosa immediata. Stiamo iniziando a lavorare a questa eventualità". Chissà, forse Grillo riuscirà a ritrovare la sua dimensione nell'ironia.

La comicità, dopo tutto, non l'ha mai persa, anche se l'epopea del Movimento 5 stelle, più che una commedia, è stata un dramma.

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