Gru galleggiante in azione, inizia il recupero del relitto del Bayesian

Le operazioni dureranno 20 giorni. Dovranno portare a galla la verità sul veliero affondato il 19 agosto

Gru galleggiante in azione, inizia il recupero del relitto del Bayesian
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Sarà il relitto del veliero di lusso Bayesian, una volta che sarà riportato in superficie, a raccontare gli ultimi minuti prima del naufragio avvenuto il 19 agosto 2024 nello specchio d'acqua davanti a Porticello, nel Palermitano, costato la vita a 7 persone, tra cui il magnate Mike Lynch e la figlia 18enne Hannah.

Un'ottantina di esperti specializzati in diversi ambiti, provenienti da più parti d'Europa, sono al lavoro nel capoluogo siciliano per le operazioni di recupero dello yacht. Ieri mattina è arrivata al porto di Termini Imerese la gru galleggiante Hebo Lift 10, che, secondo il cronoprogramma della Tmc Marine, società che coordina le operazioni di recupero, affiancherà la Hebo Lift 2, già giunta il primo maggio, per il recupero del relitto adagiato a 50 metri di profondità. La Hebo Lift 2 ha avviato i lavori di preparazione e ha effettuato un'ispezione e analisi approfondite del Bayesian e dei fondali grazie a un sommergibile telecomandato, mentre la Hebo Lift 10 opererà fra almeno una settimana nell'area del naufragio, interdetta alla navigazione per 650 metri dal punto in cui si trova lo yacht. Tra le prime operazioni che saranno effettuate c'è il taglio del maestoso albero di 70 metri, la cui analisi sarà importante per comprendere la dinamica del rapido affondamento del veliero malgrado l'albero sia integro. I lavori, che dureranno tra i 20 e i 25 giorni, saranno eseguiti dalle società Hebo Maritiemservice e Smit International. Il progetto è condotto con la metodologia e il piano di protezione ambientale approvati dalle autorità italiane. La procura di Termini Imerese in questi quasi 9 mesi ha proseguito le indagini per ricostruire la dinamica dell'inabissamento, a cominciare dalle cause che sono tuttora non chiare, soprattutto vista la presenza di equipaggio qualificato. Nemmeno il repentino peggioramento del tempo, peraltro segnalato da più bollettini meteo del Centro Nazionale per la Meteorologia e Climatologia aerospaziale, avrebbe potuto abbattere un veliero Perini, se non in concorso con una serie concatenata di errori umani.

Durante la burrasca e il downburst che si verificò in quel tratto di mare, alcuni membri dell'equipaggio furono sbalzati dal natante per poi riuscire a risalire, tranne il cuoco, Recaldo Thomas, deceduto per annegamento.

Invece i sei passeggeri morirono all'interno del veliero, 5 nell'ultima cabina sul lato sinistro, inondatosi per ultimo, e Hannah in un'altra cabina. Per il naufragio sono indagati il comandante James Cutfield, 51enne neozelandese, l'ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Griffith.

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