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Guerra totale sui trasporti tra Lega-M5S

Bucci: "A Genova pronti a evacuare con la forza i residenti per il Morandi"

Guerra totale sui trasporti tra Lega-M5S

Tav, Autostrade, Alitalia. Il fronte trasporti infiamma lo scontro politico all'interno del governo. E le ripercussioni arrivano all'apertura dei mercati per Atlantia. Il titolo della società dei Benetton che controlla Autostrade, ieri ha perso in Borsa il 4,38% dopo che il Movimento 5 Stelle ha chiesto la revoca della concessione autostradale che era stata promessa all'indomani del crollo del ponte Morandi. Domani a Genova saranno abbattuti i piloni del ponte e il sindaco Bucci ha dichiarato di essere pronto a evacuare con la forza i residenti. Tornando alla concessione è in dirittura d'arrivo un parere giuridico della commissione nominata lo scorso aprile al ministero delle Infrastrutture sulle presunte inadempienze di Autostrade che ne giustificherebbero la «caducazione». La Lega invece frena, perché punta su Atlantia per la partita sul salvataggio di Alitalia, e teme un duro contenzioso legale con effetti negativi sugli investimenti che mai come ora sono la bandiera del Carroccio sventolata con Olimpiadi invernali e Tav.

Autostrade diventa di nuovo terreno dell'ennesimo braccio di ferro Lega-M5s. Con il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli che rilancia: «C'è un procedimento amministrativo complesso nel rispetto tempi che sta arrivando a conclusione». E fonti grilline citate dall'Adnkronos fanno filtrare i malumori: «Dispiace che la Lega si preoccupi più di Atlantia e della famiglia Benetton che delle vittime che persero la vita nella tragedia del ponte Morandi». Sulla base del parere che esprimerà la commissione del Mit la procedura di revoca potrebbe portare a un decreto interministeriale che coinvolgerebbe non solo il ministero delle Infrastrutture ma anche quello dell'Economia di Giovanni Tria. Sul doppio binario Atlantia-Alitalia, Toninelli precisa che quello della compagnia di bandiera «è un altro capitolo. Atlantia facesse una proposta formale se è interessata. Sono due questioni distinte. Formalmente non metteremo mai all'interno della stessa trattativa due questioni distinte, siamo diversi da chi ha fatto fino a oggi vecchia politica. Non facciamo baratti tra le concessioni autostradali e la partita di Alitalia». La vicenda dell'offerta per Alitalia «è completamente slegata» dalla concessione ad Atlantia. Stiamo cercando di gestire il dossier Alitalia che è veramente complicato da troppi anni di inerzia che ci sono stati, nel miglior modo possibile. Abbiamo i termini nelle prossime settimane, chi vuole fare offerte le faccia senza fare politica». Toninelli rilancia anche sulla Tav in chiave anti-Lega, di fronte a chi nel Carroccio, a partire dallo stesso Salvini, in queste ore canta vittoria dopo che la Telt, la società che realizzerà la Torino-Lione, ha sbloccato le procedure dare il via ai lavori sulla tratta italiana: «Non è partito alcun bando, si tratta di manifestazioni di interesse da parte di eventuali imprese interessate che durerà tre mesi e dà la clausola del recesso senza oneri e senza alcuna motivazione da parte dello Stato interessato.

Chi oggi afferma che sono stati aumentati i fondi europei al 55% dovrebbe avere l'onestà intellettuale di dire che serve un nuovo regolamento europeo sul Connecting Europe Facility (Cef) in cui devono essere deliberate e accettate le opere in cui aumentare eventualmente quei fondi ma soprattutto deve esserci un'approvazione da parte del Parlamento europeo, per cui passano due anni».

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