Ha impugnato un grosso coltello da cucina recuperato nella mensa del centro di accoglienza per richiedenti asilo politico di Giarratana, in provincia di Ragusa, in cui è domiciliato insieme con la sua famiglia. E urlando e imprecando contro gli altri immigrati ospiti del centro, ci mancava poco che finisse in tragedia. Cosa sia accaduto domenica sera, quando l'egiziano ha fatto rientro nella struttura che lo ospita, dopo avere trascorso una giornata serena e di svago con la moglie e i due figli ancora piccoli nella vicina città di Chiaramonte Gulfi, è al vaglio degli investigatori della questura di Ragusa. I testimoni, alcuni lievemente feriti, raccontano che l'egiziano è sbottato di colpo non appena ha rimesso piede nella struttura di accoglienza. E uno degli immigrati ospiti del centro, intervenuto per cercare di ricondurlo alla calma, ha ricevuto una potente testata sul capo, che gli è costata qualche giorno di prognosi. Sono stati gli altri immigrati del centro di accoglienza a disarmare l'egiziano e a condurlo lontano, visto che nella struttura ci sono pure dei bambini. Anche l'egiziano si è leggermente ferito al volto tanto che i poliziotti dell'ufficio Volanti di Ragusa diretti dal commissario capo Filiberto Fracchiolla, giunti sul posto insieme con i carabinieri della Stazione di Giarratana, dopo aver faticato non poco per ricondurre alla calma l'immigrato che era ancora in escandescenze, hanno dovuto chiamare gli operatori sanitari del 118. Gli altri extracomunitari, quasi tutti di origini sub sahariane, hanno sporto denuncia in questura contro il loro compagno vicino di stanza, che è stato denunciato per lesioni e minacce aggravate. La sua posizione amministrativa è adesso al vaglio dell'ufficio Immigrazione della questura che dovrà decidere delle sue sorti.
Cosa ci faccia un cittadino egiziano ospite di un centro di accoglienza per richiedenti asilo politico è tutto da vedere, vista la provenienza geografica, ma, dal momento che ha presentato istanza di asilo politico, la sua richiesta è tra quelle che devono essere valutate dalle commissioni ministeriali nominate ad hoc. Potrebbe anche avere inciso a favore della sua permanenza in territorio italiano il fatto che sia venuto insieme con moglie e bambini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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