Valeria Robecco
New York Se Donald Trump è nel mirino ogni giorno per le sue derive sessiste, sulla sponda democratica il tallone d'achille di Hillary Clinton è la posta elettronica. Dopo lo scandalo dell'email privata usata quando era segretario di stato, è Wikileaks a turbarle il sonno, continuando a pubblicare messaggi tra la lei e il capo della campagna John Podesta. Tutto questo mentre in un'intervista al New York Times Hillary dice agli americani: «Sono l'ultima cosa che c'è fra voi e l'Apocalisse».
Ieri l'ex first lady è scesa in campo in Florida, uno degli stati in bilico per eccellenza, insieme ad Al Gore, che nel 2000 perse la Casa Bianca proprio in quello stato (e per 537 voti) contro George W. Bush. «Abbiamo bisogno del vostro aiuto, la Florida è la chiave, se abbiamo successo qui, non c'è possibilità per il mio avversario di vincere», è l'appello rivolto dall'ex segretario di Stato. Hillary ha esortato gli elettori a non abbassare la guardia e a «non dare nulla per scontato». A darle manforte è tutta la squadra democratica, in una dimostrazione di compattezza che contrasta con la divisione dei repubblicani. Mentre il marito Bill ha tenuto due comizi nel Sunshine State, il presidente Obama ha parlato da Greensboro, in North Carolina. A fare campagna in Florida ieri c'era anche Donald Trump. «É bello che mi siano state tolte le manette, ora posso combattere per l'America nel modo che voglio io», ha scritto su Twitter il miliardario, commentando il caos che regna nel partito repubblicano. Il tycoon, insomma, è sempre piu' indipendente, e il Grand Old Party sembra ormai alla deriva, privo di ordini di scuderia.
La netta presa di distanza dello speaker della Camera Paul Ryan, il quale non ha ritirato l'endorsement a Trump, ma ha affermato che d'ora in poi non farà più campagna per lui, ha rappresentato una sorta di autorizzazione per ciascun politico a prendere una propria posizione. Ma la paura, i sondaggi danno la Clinton in testa di 11 punti, è quella di perdere non solo la Casa Bianca, ma anche la maggioranza in Congresso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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