Gli hotel contro Airbnb. "È concorrenza sleale"

La guerra di Federalberghi agli affitti brevi. Il messaggio di Meloni: "Messo ordine nel settore"

Gli hotel contro Airbnb. "È concorrenza sleale"
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Dopo il saluto dal palco del Kurhaus, il sindaco di Merano squarcia l'italiano e passa al tedesco «per rispetto alla comunità bilingue» e apre i lavori della 75esima Assemblea di Federalberghi. Ma prima, incalzato dai giornalisti, arriva l'affondo del Presidente Bernabò Bocca sul tema del giorno: gli Airbnb che hanno annunciato un'app grazie alla quale i loro ospiti potranno ricevere servizi di ordinazione pasti e altre esperienze personalizzate. «Smettiamola di parlare della signora Pina che integra il suo reddito familiare. A casa mia si chiama concorrenza sleale. Inizino a pagare l'Imu e la Tari come gli alberghi». Gli fa eco Stefano Barrese di Intesa Sanpaolo (ieri è stata siglata una nuova collaborazione) ricordando che dal 2020 al 2025 i finanziamenti che hanno erogato per il turismo superano i 10,5 miliardi: «Regoliamo gli affitti brevi che non danno crescita ma sono una rendita». Tutti in difesa di un settore, quello dell'accoglienza, che vale il 10% del nostro Pil.

Arriva il videomessaggio di Giorgia Meloni e scroscia un applauso (perfino più fragoroso di quello esploso la sera prima alla cena di gala, mentre Sinner batteva Paul e tutti sbirciavano il match appoggiando i telefonini sui calici di cristallo) e annuncia trionfale: «Nel settore turismo, per la prima volta, l'Italia ha superato la Francia. Siamo secondi solo alla Spagna». La presidente del Consiglio si dice soddisfatta di aver ripristinato il Ministero del Turismo dotandolo di portafoglio e risorse importanti perché è un motore trainante dell'Economia. E aggiunge: «L'obiettivo è restituire al nostro Paese il ruolo di superpotenza turistica che la sua infinita bellezza le impone». Poi si unisce alla polemica: «Abbiamo iniziato a mettere ordine nel grande caos delle locazioni turistiche e degli affitti brevi per offrire maggiori garanzie ai turisti, per combattere gli abusivismi e tutelare gli imprenditori onesti. La mappatura con il codice Cin ha iniziato a dare i suoi frutti. Una strategia che ci ha permesso di toccare nel 2024 un nuovo record di 458 milioni di presenze turistiche». E sono proprio i risultati del 2024 quelli che il settore auspica di eguagliare. Anche se si registra una flessione dei turisti americani. Per Bocca, sui dazi è indispensabile mantenere la calma. E avverte che «è necessario che la Banca Centrale Europea sostenga la crescita riducendo il costo del denaro». Promuovere riforme audaci, imparare a governare l'Intelligenza Artificiale «una potente auto di Formula Uno che non dobbiamo lasciar guidare a un pilota straniero», smetterla di considerare la categoria «come un Bancomat per sanare i conti pubblici locali», sono alcune delle ricette che Bocca mette sulla tavola del turismo nostrano. Tavola su cui Donald Trump aleggia come convitato di pietra. Non che da queste parti ci si lasci scoraggiare Infatti si collega Daniela Santanchè che, reduce da una Bilaterale con il ministro del Turismo emiratino, interviene su detassazione delle mance, overtourism, staff house («lanceremo un bando»), IA («ne abbiamo in programma una per il Turismo»)...

e galvanizza la platea (la parte che si sente italiana): «Siamo la nazione più bella del mondo, ci guardano ovunque con ammirazione. Dovremmo essere più orgogliosi della nostra appartenenza e del Made in Italy». Per fortuna viaggiare allarga l'anima, ma non rende modesti.

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